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L’appuntamento mensile con un contenuto di Mangiatori di Cervello, per approfondire qualcosa di “altro” rispetto ai “soliti” contenuti kalporziani con lo stile e la visuale inconfondibile di MdC.
Ispirata alla (quasi) omonima trilogia di Sam Raimi, Ash vs Evil Dead è ben più di una semplice “operazione nostalgia”.
Nel 2009, Sam Raimi aveva annunciato di voler realizzare un seguito di Army of Darkness, terzo capitolo della sua fortunata trilogia. Poi l’idea venne abbandonata e nel 2013 uscì il sequel/reboot di Fede Alvarez. Un anno dopo, Raimi annunciò che il seguito ufficiale al quale lavorava da anni sarebbe diventato una serie TV: Ash vs Evil Dead. In tutto ciò, io ero terrorizzato da quello che poteva succedere.
Ebbene sì: a causa della recente invasione di sequel, remake, reboot e altre parole messe lì apposta per confondermi, avevo paura. Paura che la trilogia horror/comedy più bella di sempre venisse rovinata da una sua non necessaria riesumazione. Mi avevano rovinato Planet of the Apes, Jurassic Park e ben presto anche Ghostbusters, ma Ash Williams non andava toccato!
Uscite le prime puntate, ho iniziato a guardare la serie in preda a sentimenti contrastanti. Strano, ma vero: Ash vs Evil Dead è esattamente come doveva essere! Fin dai primissimi minuti, si viene subito catapultati nella medesima atmosfera dei film, con quel tocco di slapstick in più che non stona affatto. Una trovata intelligente è senza dubbio quella di aver inserito la giusta dose di fanservice, rendendo però lo show accessibile anche ad un pubblico “ignorante”.
Ma non può esserci un buon prodotto senza un parziale rinnovamento: dunque in Ash vs Evil Dead il protagonista è affiancato da personaggi secondari di tutto rispetto.
Per quanto infatti la performance di Bruce Campbell sia eccellente, anche più di quella dei film, una serie televisiva non può certo reggersi su un unico personaggio. Per questa ragione sono stati inseriti Pablo e Kelly, amici e colleghi di Ash che rimangono loro malgrado coinvolti nei disastri combinati da quest’ultimo. Ma la ciliegina sulla torta è senza dubbio Lucy Lawless, da sempre amica di Bruce Campbell e col quale vanta diverse collaborazioni. Quest’ultima interpreta Ruby, sulla quale non mi dilungo troppo per evitare spoiler. Vi basti sapere che è un personaggio magistrale!
L’elemento che rende Ash un personaggio molto più “attuale” di quanto si pensi è la sua totale inettitudine: egli altro non è che un (anti)eroe costretto a risolvere problemi creati da lui stesso. È difficile non riconoscersi nelle sue frasi-slogan (“Shoot first. Think never.”), nel suo desiderio di avere una vita normale o ancora nell’attaccamento ai suoi nuovi amici, che tenta invano di tenere lontani dai guai.
Ash vs Evil Dead è una serie TV che funziona su più livelli: la componente orrorifica e un po’ splatter; l’irresistibile comicità di Ash e delle situazioni in cui si trova; una maggiore introspezione, rispetto ai film, nella psicologia del protagonista; degli ottimi comprimari con uno sviluppo e delle sottotrame per nulla banali; antagonisti carismatici e non più i soliti deadites spaventosi ma troppo facili da uccidere. Vi è inoltre un necessario approfondimento della storia e mitologia del Necronomicon, il Libro dei morti che in più occasioni ha dato inizio alle vicende.
In vista della terza stagione, il mio unico suggerimento è quello di recuperare le prime due, subito dopo la trilogia originale. Il mio giudizio generale è: GROOVY!
a cura di www.mangiatoridicervello.com
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