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L’ Australia e la Nuova Zelanda hanno avuto e continuano ad avere una splendida storia – musicale – underground, con le chitarre sempre al servizio di una scrittura pop e wave sbilenca, non tradizionalmente radiofonica ma che a volte strizzava l’occhio alla melodia e altre ci andava d’amore e d’accordo.
E anche se oggi il guitar pop e il post punk non sembrano più essere linguaggi musicali in grado di leggere e rappresentare la contemporaneità, città come Melbourne, Brisbane e Sydney sono animate dalla musica di gruppi di giovanissimi, che viaggiano – concettualmente parlando – sulla stessa lunghezza d’onda della vecchia scuola (Tactics, The Go-Betweens, Sunnyboys, The Triffids, The Moles… ).
Gli Shifters, tra i tanti, rappresentano senza dubbio una della migliori realtà del sottobosco sonoro di Melbourne.
“La scena di Melbourne è fiorente […]. Sentiamo che gli Shifters sono stati piuttosto fortunati ad essere compagni di molti gruppi e a suonare all’interno di una forte comunità dove possiamo salire sul palco con le band che ci piacciono. “
“[…] Brisbane […] è piuttosto simile, soltanto su scala ridotta. “
(Miles Jansen, voce e chitarra The Shifters a Noisey, 18 febbraio 2015)
Dal 2015 ad oggi hanno pubblicato solo piccole produzioni – cassette e sette pollici – ma a settembre di quest’anno arriverà l’album d’esordio della band vero e proprio – “Have A Cunning Plan” – per la Trouble In Mind Records, anticipato dal video dell’ottima e deliziosamente stramba “Work/Life, Gym Etc“.
Questo disco di debutto si preannuncia, quindi, come la prova della maturità : il gruppo – come già sembra di poter sentire nel singolo (se così si può chiamare) – ha affinato il proprio songwriting e ha reso più pulito il proprio suono, meno grezzo ma ugualmente sghembo e sgangherato, a metà tra il suono fanzinaro del post punk britannico (The Fall) e i primissimi The Go-Betweens (quelli delle registrazioni raccolte in “78 ‘til 79: The Lost Album”, per intenderci).
Tutto però parte dalla cassetta omonima “The Shifters” (pubblicata nel 2015 e ristampa su vinile nel 2018) da singoli come “Creggan Shops” (2016) e “A Believer” (2017) dove in nuce si trovano i tratti caratteristici del guitar pop old school, con la voglia – forte e chiara – degli Shifters di mettersi in gioco, sperimentare suonando, racconta Tristan Davies – chitarra e voce del gruppo, un po’ il perno della formazione insieme a Tristan Davies nel corso degli anni) – “quando abbiamo cominciato all’inizio, noi tutti ci rapportavamo in maniera abbastanza aperta alle canzoni. Penso che sia qualcosa che facciamo ancora adesso quando scriviamo. Ci ricordiamo sempre quanto sia importante sperimentare, se di solito non sperimentiamo, suona piatto […] ” (estratto dalla fanzine americana Dynamite Hemorrhage ).
Non resta che aspettare l’uscita del disco.
(Monica Mazzoli)