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L’ultimo numero di Dylan Dog “Profondo nero” ha fatto incontrare due personaggi – Dylan Dog e Dario Argento – che sono stati dei punti di riferimento di chi è cresciuto negli anni ’90. Per chi è di quella generazione (e anche per qualcuno più giovane un po’ nostalgico e curioso del passato) è stato un piccolo evento, celebrato con foto sui social dell’acquisto dell’albo e messaggi whatsapp per tranquillizzare gli amici di averlo letto.
La scorsa domenica anche io mi sono messo in concentrata lettura, rispolverando quella che era la mia personalissima colonna sonora di lettura dei Dylan Dog, almeno dal 1994 in poi. Accadeva infatti che in gioventù, per meglio immergersi nelle atmosfere fumettistiche, avessi pensato di leggermi gli albi con il sottofondo musicale, sempre lo stesso, per marcare il senso di una vera e propria colonna sonora. Per i primi anni ’90 utilizzai “The Dark Side of The Moon”, poi – per vicinanza di atmosfere gotiche e di logica di “musica per fumetti” – passai a “The Crow”, colonna sonora dell’indimenticato film con Brandon Lee.
La traslazione temporale è stata tale che al pomeriggio, facendo zapping, ho creduto di essermi imbattuto in un “Buona Domenica!” con Gerry Scotti magro e Gabriella Carlucci pre-politica, con altri personaggi giovanissimi tipo Maurisa Laurito e Michele Alboreto. Poi ho controllato meglio ed era in effetti una replica del programma del 1994.
Che incubo, ragazzi.
(Paolo Bardelli)