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Da quando sono rimbalzati ovunque sul web definendosi la nuova “boyband hip hop” americana, sono passati da più di due anni. Dopo il mixtape di debutto, “All-American Trash” questo collettivo multidisciplinare e multiculturale nato sul forum dei fan di Kanye West da un’idea del rapper texano Kevin Abstract, ha pubblicato una trilogia di album folgoranti per il 2017, “Saturation” (vol. I, II, III), regalando una serie di singoli e potenziali singoli davvero irripetibili, spesso accompagnati da video diretti dal visionario Abstract (vedi “Heat”, “Gold”, “Star”, ma anche “Gummy” e “Swamp”).
I quindici arrivano dalle parti più disparate degli States, dal Texas, nucleo originario del collettivo, alla Florida e si sono tutti trasferiti in California dalle parti di South Central, a Los Angeles che peraltro rappresenta l’ambientazione dei video
Provare a ricordare i nomi dei BROCKHAMPTON è un’impresa da storiografi. Al fianco di Kevin ci sono infatti Matt Champion (voci), Merlyn Wood (voci), Dom McLennon (voci, produzione), Joba (voci, produzione, mix, master), Bearface (voci, chitarra, produzione), Romil Hemnani (produzione, sound engineering) DJing (dj), il tandem Q3 formato da Jabari Manwa e Kiko Merley (produzione), Henock “HK” Sileshi (direzione creativa, grafica), Ashlan Grey (fotografia), Robert “Roberto” Ontenient (web design), Jon Nunes (management), Kevin Doan (VFX engineering).
In molti si sbilanciano nel definirli gli Odd Future del nuovo decennio, anche per il loro legame alla West Coast che li tiene ben distanti dal recente pensiero unico trap. A settembre uscirà “Iridescence”, il quarto attesissimo album in studio, registrato a Londra.
Sono loro i protagonisti della copertina di settembre sui nostri profili Facebook e Twitter.