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Adoro Connan Mockasin, per la sua attitudine, il suo trasformismo, il suo essere il sosia di Klaus Kinski, il suo essere un eterno ‘underdog’ rispetto a colleghi più patinati ed al contempo meno dotati.
Nel 2018 arriva al suo terzo disco in studio, “Jassbusters”, un ‘semi-concept’ basato su di un insegnante di musica, Bostyn, e del suo allievo Dobsyn, protagonisti della prima pellicola firmata Mockasin alla quale il nuovo disco, registrato in una settimana, fa da commento sonoro.
Per la prima volta a Connan si è unita una backing band nelle registrazioni, che infatti godono di una forza live che ne esalta i momenti più ‘liquidi’ e suonati, come nella stupenda, lunghissima opening track “Charlotte’s Thong”, trionfo di sensualità dai tratti eterei.
Ed è forse l’azzeccatissima cura del suono a rendere “Jassbusters” un disco interessante, in cui l’autore invece fallisce nella sua ambizione (che poi, ambizione fino a che punto?) di chansonnier; regalandoci 35 minuti onesti e niente più, con qualche picco, soprattutto con la doppietta iniziale “Charlotte’s Thong” e “Momo’s” in cui fa capolino la voce di James Blake.
Bene ma non benissimo, si potrebbe dire. Un pochetto di sostanza in più avrebbe potuto rendere “Jassbusters” uno dei dischi dell’anno. Ora invece può essere un bellissimo modo di accompagnare le vostre cioccolate calde in questo inizio d’autunno.
70/100
Matteo Mannocci