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Nell’ aprile 1978 i B-52’s – musicisti negli Stati Uniti del Sud, geograficamente e artisticamente lontani dai trend musicali (mainstream e underground) dell’epoca – entrano, inconsapevoli, nella storia della cultura pop americana con il singolo d’esordio “Rock Lobster”, pubblicato dalla piccola etichetta di Atlanta (Georgia) DB Records.
La canzone, piccolo capolavoro surf-punk di umorismo e nonsense, colpisce nel segno: ha un impatto devastante nei dancefloor new wave pur non seguendo le classiche regole del minutaggio da pop song. E, se il testo del brano può sembrare – in apparenza – stupido, va letto come un flusso di coscienza di immagini, visioni stralunate e psichedeliche durante un party in spiaggia.
Il vero colpo di genio è però il titolo: scegliere di chiamare una canzone “aragosta rock”* è buffo e surreale allo stesso tempo. Quasi bambinesco ma forse anche assurdo, lisergico.
Una stupidità/ambiguità voluta, tuttavia: d’altronde è lo stesso Fred Schneider, tra i membri fondatori del gruppo, a raccontare tre anni fa alla rivista Uncut il sottile confine tra cretinaggine e sagacia, “mi piace il british humour, ti viene in mente qualcosa che è intelligente e ridicolo, e resti serio. Le persone erano solite dire, ‘sono camp (nda. “esagerati” in italiano)’ e stronzate simili. Come dire, camp significa che non sai cosa stai facendo ma sei divertente perché sei ridicolo. […] noi sapevamo cosa stavamo facendo. Eravamo una band con un senso dell’umorismo […]”. E Keith Strickland, batterista storico della formazione, è dello stesso avviso, “ci piaceva quando la nostra musica era più ambigua”.
Ed è sicuramente enigmatica la situazione che ispira la nascita della canzone, “Andai in una discoteca ad Atlanta che si chiamava Disco 2011 e penso non avessero i soldi per un spettacolo di luci, così avevano slide di cuccioli, bambini, hot dog e aragoste sulla griglia. E pensai, ‘Rock lobster*!Rock questo, rock quello, rock lobster’”, ricorda – qualche mese fa – Schneider in un’intervista-articolo sulla storia orale di “Rock Lobster” sul sito People.com .
L’immaginario allucinante di Schneider incontra poi il riff di chitarra di Ricky Wilson, musicista fondamentale nella definizione del suono surf chitarristico dei B-52’s : un’accordatura aperta con le due corde centrali mancanti.
“Joni Mitchell è stata una grande ispirazione, specialmente per Ricky. Era ispirato dalla sua accordatura aperta, e “Rock Lobster” aveva due corde mancanti”, parola di Kate Pierson, altro elemento chiave della cifra stilistica e musicale della band (sempre dal sito People.com, maggio 2018).
Il modello, invece, per il cantato urlato, stridente ed onomatopeico di Cindy Wilson, in chiusura di brano è Yoko Ono:
“Tutti noi l’abbiamo amata molto, quindi è stata sicuramente un’ispirazione quando Cindy ha fatto la sua parte vocale […] e alcune delle parti di sottofondo. Quelle erano sicuramente ispirate a Yoko. E noi l’abbiamo amata veramente come artista. Non era, tipo, uno scherzo o qualcosa del genere. Pensavamo solo che fosse un genio. Penso ancora che sia un genio. “ rivela Kate Pierson ad A.V. Club nel 2011.
Lo stesso John Lennon, quando nel 1979 durante una vacanza alle Bermuda, ascolta per caso la canzone in una discoteca, capisce che i B-52’s sono stati ispirati da Yoko Ono e che i tempi sono maturi per ritornare a fare musica e per produrre un disco a quattro mani con la moglie. Nell’ultima intervista – prima di morire – a Rolling Stone il 5 dicembre 1980 l’ex Beatles racconta infatti di essere tornato a comporre dopo aver ascoltato il brano della band americana : “Una notte ero in un club dance alle Bermuda, al piano di sopra, c’era la discoteca, e al piano di sotto ho improvvisamente sentito ‘Rock Lobster’ dei B-52’s per la prima volta. Lo conosci? Suona proprio come la musica di Yoko, così ho detto a me stesso, ‘E’ tempo di gettare la vecchia ascia e svegliare la moglie’”..
E così, dopo anni di blocco creativo, Lennon ritorna a scrivere canzoni e i B-52’s entrano nella storia della musica.
*aragosta rock – il titolo tradotto in italiano
*lobster – inglese per aragosta.
(Monica Mazzoli)