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“Concrete è una costruzione di cemento che si sgretola sotto il peso del tempo. Un grattacielo, un’opera incompiuta, guardarsi dentro per metabolizzarsi. Accettare il cambiamento come motivo per guardare avanti senza più voltarsi in dietro. La voglia di porsi domande a cui nessuno sa rispondere, solo per il gusto di farlo. Forse non è il momento giusto di scegliere, anche perché di sole velleità non si può vivere. Forse bastava rinchiudersi in un enorme scheletro di cemento e lasciare il mondo fuori”.
Gli Aftersalsa descrivono così l’album di debutto uscito a inizio anno, dopo il l’EP d’esordio, del 2016, “Chances”. La giovane band milanese formata da Dario Azzollini, Matteo Zappa, Nicolò Posenato e Simone Manzotti. “Concrete”, uscito su Pitch The Noise Records e Wooden Håus Records è stato anticipato dal singolo “Oscar”, accompagnato da un video (premiere su Rolling Stone Italia) diretto da Silvia Violante Rouge girato su nastro 8mm con una Sony Handycam del 1992 tra alcuni luoghi cardine della notte milanese.
Gli Aftersalsa ci presentano “Concrete” rivelandoci influenze e ispirazioni a partire da 7 tracce che hanno segnato il loro immaginario.
The Voidz, “Human Sadness”
Non sappiamo dire se Julian Casablancas sia un visionario o se la sua carriera dopo gli Strokes sia crollata definitivamente. Sappiamo solo dirvi che questo brano è un piccolo gioiello.
Lust For Youth, “Lungomare”
Hannes dei LFY ha detto di aver scritto Lungomare dopo aver visto Amarcord di Fellini. Un omaggio al romanticismo italiano (così lo definiscono loro), pensato e scritto in danese e poi tradotto alla lettera e fatto leggere da una loro amica in italiano. Il risultato è bizzarro e ci piace per questo.
Colapesce, “Talassa”
Colapesce ha un modo tutto suo di scrive canzoni, molto delicato, soprattutto quando parla della sua Sicilia come in Talassa. Una delle migliori penne che abbiamo in Italia, comunque un punto di riferimento anche se scriviamo in inglese.
Blur, “Under The Westway”
Non è la prima volta che dimostriamo il nostro fanatismo per Damon Albarn. Vorremmo segnalare tutta la discografia ma dovendo scegliere abbiamo optato per Under The Westway che non fa parte di nessun disco.
The Chemical Brothers, “Galvanize”
I Chemical Brothers sono stati tra i nostri primi ascolti elettronici, hanno segnato il passaggio dagli amplificatori alle schede audio. Brani come Galvanize ci hanno aprire gli occhi su un nuovo modo di fare musica.
Real Lies, “North Circular” (Jamie xx Remix)
Real Lies + Jamie XX = capolavoro
Franco Battiato, “Summer On A Solitary Beach”
Abbiamo una vecchia cassetta del “La voce del Padrone” che è rimasta incastrata nel nostro stereo. Questa è la prima traccia del lato A, l’unico ascoltabile, e ci ha fatto spesso compagnia nei momenti di pausa durante le registrazioni del disco.