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Nancy Priddy è conosciuta al grande pubblico per essere la madre dell’attrice americana Christina Applegate ed aver recitato in alcuni film televisivi – Short Walk to Daylight (1972), The Aliens Are Coming (1980) – e partecipato con piccoli parti in diverse serie tv da Barnaby Jones a Cannon (e tante altre).
Non tutti però sanno – forse – che la Priddy ha anche un background musicale di tutto rispetto:
nel 1964 canta, pubblica un disco con il vocal group folk The Bitter End Singers e frequenta la scena del Greenwich Village diventando amica di Stephen Stills (ancora, all’epoca, nella prima metà degli anni sessanta, negli Au Go Go Singers) che poi si ispirerà a lei per la scrittura di “Pretty Girl Why”, pubblicata in “Last Time Around” (1968 – terzo album dei Buffalo Springfield).
“Stephen Stills, ancora oggi, è un grande amico. Lavorava di fronte al Bitter End al Cafe Au Go Go con un gruppo chiamato (naturalmente) Au Go Go Singers, Stephen Stills e Richie Furay passavano a vederci e noi andavamo a vedere loro”.
(Nancy Priddy, liner notes della ristampa di “You’ve Come This Way Before”, 2005)
Nel 1965 Nancy Priddy lascia il gruppo The Bitter End Singers e chiude la parentesi musicale, per poi riprenderla nel 1967, quando ritorna a New York e incontra John Simon, produttore di album di Janis Joplin, The Band e tanti altri, e finisce a fare i backing vocals in un album di Leonard Cohen, “Songs of Leonard Cohen” (1968).
Dopo questa esperienza come vocalist, la Priddy vuole registrare un lavoro discografico tutto suo e si affida a Phil Ramone, produttore in rampa di lancio (già al lavoro con Burt Bacharach, Quincy Jones) conosciuto durante le registrazioni dell’album con i Bitter End Singers.
Nel 1968 allo studio di registrazione A & R Recording di New York Nancy Priddy realizza il suo desiderio : aiutata da vari session man (non accreditati), da Everett Gordon (vocal coach personale della Priddy), dal già citato John Simon, arrangiatore dei brani insieme al jazzista Manny Albam, produce un piccolo gioiello “pop”, non valorizzato appieno dalla scarsa promozione della Dot Records.
“You’ve Come This Way Before” esce in sordina (nonostante un packaging gatefold) nell’ottobre del 1968 e solo grazie alla ristampa in CD della Rev-Ola nel 2005 riceve le giuste attenzioni:
l’etichetta inglese (specializzata in riedizioni) dà giusto risalto a un disco essenzialmente pop che però ha un’anima sonora ibrida. L’orecchiabilità, il gusto per la melodia si incrociano magistralmente con scrittura e arrangiamenti ricercati e un registro ricco – dalle sfumature psichedeliche dell’intro della title track alle vibrazioni soul del finale di “Mystic Lady”; dai testi sognanti della stessa Priddy alla produzione sempre in bilico tra pop orchestrale, barocco, jazzato, soul pop e psych.
Un album dalle tante sfaccettature, da ascoltare e riscoprire.
Harry Nilsson aveva già capitato tutto producendo con la sua Nilsson House Productions l’ultimo 45 giri della Priddy, “Take Care Of My Brother/ Feelings“.
Adesso è il momento che anche altre persone ne comprendano il valore.
(Monica Mazzoli)