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Il sogno intramontabile dell’indie rock americano attraversa “Le fasi del sonno” dei Laago!, nuovo progetto di Andrea Catenaro che guarda alla tradizione delle chitarre indie a stelle e strisce, quando indie aveva un altro significato. Dopo due singoli pubblicati in autonomia (uno dei quali con la voce di un guru del genere, Jason Lytle dei Grandaddy), si è accasato in 42 Records, per cui ha pubblicato i singoli “La notte e le idee” e “Dormi!”.
“Le fasi del sonno” è un disco particolare, lontano anni luce dai trend italiani contemporanei, senza nostalgia gratuita, nonostante questo amore per l’indie rock di due decenni fa. E con una direzione molto precisa e originale nella composizione. L’album si apre con uno speech di Bob Nastanovich dei Pavement, scritto appositamente per i Laago!, il disco è stato prodotto da Jesse Germanò, mixato e masterizzato da Andrea Suriani (produttore anche di “Dormi!” e “La notte e le idee”).
Ciao Andrea, partendo dal presupposto che è complimento, com’è essere indie in senso autentico e originario, di questi tempi?
Per me va parecchio oltre il fatto di fare musica con una indipendente e non con una major. Essere Indie significa percorrere strade meno battute, scegliere soluzioni non usuali, sorprendere, essere diverso e quindi originale, personale, autentico. Sono cresciuto ascoltando musica che era tutte queste cose e vorrei nel mio piccolo fare lo stesso.