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Il cinema horror nel decennio che sta, lentamente ma inesorabilmente, volando via ha regalato tante perle, chiavi di lettura nuove e sorprendenti: dalla rinascita di moltissime saghe storiche, fino alla formazione di nuovi filoni e generi.
Selezionare tra una rosa infinita di proposte 7 film è complesso, probabilmente impossibile. Allora prendete questa puntata di Visions come uno sguardo verso le tendenze che hanno rappresentato gli anni ’10 e che probabilmente indirizzeranno anche il futuro del cinema di genere.
Nota di tristezza è la totale assenza di Italia in questa classifica dell’orrore.
Il decennio ha vissuto fasi di remake acuto, ripescando spesso saghe dagli ’80 che, tranne nel caso di Rob Zombie con Halloween, non hanno avuto la capacità di mantenere fede alle idee dei vari Carpenter (Halloween), Sean Cunningham (Venerdì 13) ecc…, ma se il mondo dei reboot non ha dato grandi soddisfazioni tante nuove idee sono germogliate in questi dieci anni. Ecco le VISIONi più significative del decennio.
1. La Casa di Jack – 2019
Partiamo dalla scelta più recente e attuale: La Casa di Jack. Il film è una risposta autoriale e assolutamente singolare alle grandi saghe, ai blockbuster dell’horror che emulsionano il disturbo, il disagio e l’orrore.
Von Trier, ispirandosi alla Divina Commedia, elabora un percorso incredibile per il suo personaggio che vive il male nella sua forma più deviante. Il film ha la sua ispirazione originaria nelle grandi epopee di radice omerica.
Visivamente c’è la celebrazione e l’analisi di un disturbo psicologico del protagonista, infatti La Casa di Jack lancia nel cinema horror la riscoperta profonda dell’analisi psicologica, onirica e comportamentale.
La Casa di Jack è arte della tragedia.
2. Babadook – 2014
Un film assolutamente singolare, che si attacca alle pulsioni istintive, profonde.
Babadook è probabilmente uno dei film più metaforicamente ricchi del panorama horror, e non solo dell’ultimo decennio. Un lavoro in cui il non-personaggio di Mr. Babadook è talmente ben costruito da insinuarsi in ogni atmosfera e nelle fragilità della famiglia protagonista.
Un film che, per universalità di temi, è maledettamente legato a “Shining”. Babadook è il manifesto delle paure legate all’infanzia, allo smarrimento e alla degenerazione mentale.
Il più grande horror degli ultimi 10 anni.
3. Le streghe di Salem – 2013
Outsider odiato da quasi tutti, malamente accolto dalle critiche e anche dai fan.
Il film di Rob Zombie condensa un decennio di pellicole (80% indiscutibilmente inutili) sulle possessioni e sul fascino del male e delle sue rappresentazioni. Il buon Rob condensa tutto questo in maniera attenta e funzionale al racconto di una storia basata sulle sensazioni, sulla musica e sulla devianza delle percezioni. Rob Zombie, in questo film, è stato assolutamente libero, a differenza delle scelte imposte dai Weinstein per Halloween, e questa totale anarchia di scelta si vede e si percepisce in un lavoro che lega Suspiria e Rosemary’s Baby. Le streghe di Salem è un film che con la sua atmosfera definisce la poetica di uno degli autori più incredibili dell’horror contemporaneo.
4. Quella Casa Nel Bosco- 2012
La più vecchia ed esacerbata vicenda dell’horror anni ’90 e ’00: cinque studenti che partono in un van per una casa vacanze lontana, prende nuova vita e dignità con una storia ed una sceneggiatura curata nei minimi dettagli. Tutto è assolutamente perfetto: la trama è un crescendo di situazioni giocate nel migliore dei modi possibili. Si percepisce negli autori l’amore e la partigianeria per un genere che, nel corso degli anni, ha costruito miti immortali.
Cabin in The Wood gioca con i topos narrativi dell’horror degli ultimi 20/30 anni, questo film resterà un unicum ma sicuramente è uno dei lavori più circolari e ben rifiniti degli anni ’10, non solo per il genere horror.
5. The Witch – 2016
Robert Eggers è la grande speranza narrativa dell’horror, il suo The Witch è un punto di partenza incredibile che definisce il cinema dell’orrore di questo decennio e speriamo anche quello del prossimo. Un dramma fortemente incentrato sul senso del peccato e di un folkrore che diventa folk-orrore. La principale e meravigliosa novità di questo film è nel linguaggio usato per raccontare e affrontare una narrativa che lega storia, religiosità e un male, tanto primitivo quanto affascinante.
The Witch è in questa top 7 perché è una vera porta, una speranza sul futuro del genere.
6. It Follows – 2015
Una persecuzione silenziosa e spietata, un film costruito sul rapporto tra un personaggio e la sua invisibile, intangibile e intaccabile nemesi. Un legame che si instaura e va oltre la persecuzione demoniaca. Scenicamente tutto si lega alle panoramiche meravigliosamente girate e alla capacità di un non-mostro di essere un perfetto mutaforma. Il senso dell’inquietudine totale dato dalle scene “ad inseguire” crea un’atmosfera claustrofobica e soffocante per un film basato su espedienti narrativi classici ma perfettamente utilizzati.
7. Bedeville – 2010
Non può mancare almeno una perla del cinema asiatico.
Bedeville si muove intorno al senso di soffocamento di una condizione femminile schiacciata da ogni membro della società. Ogni momento è buono per la rottura definitiva del breaking point, tutto si apparecchia per mettere alla prova l’emotività e la sanità mentale delle donne. La protagonista risponde regalandoci una prestazione spietata e affascinante. Il legame tra esasperazione e violenza si attacca al tema del riscatto profondamente femminile. Bedeville è una lettura gore delle lotte per colmare il gender gap.
Un film che probabilmente non è fondamentale a livello visivo, ma sicuramente offre una chiave tematica per parlare di questi anni ’10, in particolare della fine del decennio.
Bedeville è la risposta femminista e slasher al patriarcato.
Le classifiche di Visions sul decennio 2009-2019 non sono finite qui, a prestissimo.