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E così ci ha lasciato un grande come Lyle Mays: quello che è più noto come il tastierista o pianista “del Pat Metheny Group” aveva in realtà anche registrato una serie di album solisti, in particolare un paio negli anni ’80 caratterizzati da una ricerca tra jazz, fusione e world music.
Stiamo parlando del primo omonimo “Lyle Mays” (Geffen, 1986) e soprattutto “Street Dreams” (Geffen, 1988) in cui aperture latine rendevano ancor più frizzanti le svisate jazz di Mays.
Lyle Mays è morto lunedì scorso, il 10 febbraio 2020, ma stranamente la sua dipartita non è stata sottolineata a dovere. Oggi lo vogliamo ricordare qui su Kalporz.