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In un periodo in cui chi ama la musica live soffre fin troppo e si è trovato a dover preoccuparsi più a chiedere i rimborsi dei biglietti che ad organizzare le trasferte e le nottate, un piccolo contentino lo può avere da questo flusso di live streaming che tanti e come al solito troppi, hanno iniziato a pubblicare nei loro canali social.
A riguardo Nick Cave, che ha posticipato il tour di un anno, ha dichiarato “Come artista, mi sembra inappropriato perdermi questo momento straordinario. Improvvisamente, l’atto di scrivere un romanzo, o una sceneggiatura o una serie di canzoni, mi appare come un’indulgenza da un’epoca passata. Per me, questo non è il tempo di essere seppellito nel business della creatività. Questo è un tempo per stare defilati e usare l’opportunità di riflettere su quale sia esattamente la nostra funzione, perché esistiamo come artisti“.
Tanti lo hanno seguito e se ne sono stati a casa in silenzio, spostando per quanto possibile le uscite e gli interventi al minimo ma molti altri non l’hanno pensata così.
Ovviamente la ragione sta nel bel mezzo di un mare di dirette e differite che vanno tra il risibile e il professionale, tra la palese ed effimera marchetta, all’impegno per una causa.
Indipendentemente da come la si pensi ce n’è per tutti i gusti e ne ho seguiti un po’, più che altro seguendo ciò che mi interessa che sinceramente vedere i concerti su uno schermo mi ha sempre annoiato:
Ben Folds “Apartment Request”: dal suo appartamento a Sidney (era lì in tour ed è rimasto bloccato) trasmette via youtube. Le performance sono sia a pagamento, per raccogliere fondi per vari enti di beneficenza, che in forma gratuita. Ho visto in differita la seconda e insomma Ben ha passato più tempo a trovare il suono giusto tra voce e tastiera per poi avere un risultato a dir poco imbarazzante tra riverberi e tastiera in saturazione con immancabili commenti a metà dei brani leggendo i feedback degli utenti, purtroppo il tutto è prescindibile, peccato.
Ben Gibbard (Death Cab for Cutie): ogni giovedì dalla sua casa a Seattle questo showcase è di assoluto interesse. Per prima cosa è professionale, sia nei suoni che nei video (canale Youtube ) poi Ben sta praticamente sfogliando tutto il suo songbook con diverse cover e il 9 ha fatto tutto “We Have the Facts and We’re Voting Yes” per il ventesimo(!!) anniversario. Durante le dirette promuove la raccolta fondi per diverse associazioni di Seattle.
Ben Ottewell (Gomez): il simpatico Ben tramette ogni giorno dalla sua casa di Brighton. Il cantante dei Gomez si è ritrovato il tour europeo annullato e in compagnia della figlioletta, simpatica “valletta”, per buona parte di marzo le dirette di circa un’ora erano ospitate nelle pagine dei locali dove avrebbe dovuto suonare poi ultimamente propone solo un brano con piccoli siparietti della figlia il tutto all’insegna dello svago e del divertimento.
Josh Ritter: ogni martedì da New York il folksinger dello Iowa, va in diretta su youtube con uno show denominato “The Silo Session”, anch’egli rimasto orfano del tour in piccole location in USA, promuove la raccolta fondi per le associazioni che assistono i senza tetto (la prima sera ha raccolto 15000 dollari).
Anche lui sta sfogliando il suo ampio songbook con tanti omaggi ad artisti che ammira, il tutto con il suo fare rilassato sul sofà di casa.
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Angel Olsen: dal suo canale instagram la cantante trasmette in modo saltuario dalla sua casa di Asheville, ma la cosa interessante sono gli show che fa a pagamento per beneficenza. A questi showcase si accede solo se si acquista il biglietto sul sito che la stessa cantante gestisce che dà il diritto di vedere lo show. Anche in questo caso sono show benefici fatti di cover e versioni, per forza di cose, scarne dei suoi brani.
Tallest Man on Earth: Kristian Matsson trasmette via youtube dal nord dello stato di New York quasi ogni giorno dei video di cover di vario genere, si passa da Dylan (sììì) ai Wilco al rifacimento per intero di Wild Hunt che proprio nei giorni scorsi compiva dieci anni. Il cantante svedese è molto attento alla perfetta riuscita e allo stile comunque sempre simpatico e diretto.
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Dal lato italiano mi sento di segnalare solo le dirette di Vinicio Capossela che ogni sera racconta dal suo canale instagram la o le storie e i retroscena di un suo brano cercando anche tra i meno famosi. Per chi è minimamente fan o almeno è curioso ascoltando Vinicio raccontare come è arrivato a scrivere un testo riesce a capire quanta ricerca ci sia dietro all’opera del cantautore ferrarese.
Certo tutto questo non è come vederli dal vivo, ma un po’ lenisce la sofferenza di non poter assistere di persona a quella parte della musica che rimane unica e insostituibile.