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In un momento di necessario e obbligato stop come questo i Massive Attack ripensano, insieme al Tyndall Centre per la ricerca sul cambiamento climatico, a nuovi modi di gestire concerti e festival: l’obiettivo è di creare eventi a zero emissioni. La parola d’ordine è decarbonizzazione dell’industria musicale, con l’aiuto del contesto urbano e cittadino. La crisi pandemica, secondo i Massive Attack, può portare a una rinascita e a una nuova consapevolezza:
“… La sfida – non solo per noi, ma per chiunque nell’industria creativa – è di usare questo tempo per pianificare e adottare un reale cambiamento. Così, quando potremo riunirci, i prossimi eventi non danneggeranno più la salute delle persone, e smetteranno di spingere il pianeta a uno stato di decadimento sempre più grave.”
A luglio i Massive Attack avevano già pubblicato un intero EP dedicato all’ambiente, “Eutopia”. Grant Marshall e Robert Del Naja si confermano, ancora una volta, come gli attivisti più influenti sui diritti della salute dell’uomo e del pianeta nel panorama musicale.