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“METEOROPATHIC” è il nuovo gioco creato da eego, un’idea nata con lo scopo di creare un universo in grado di raccontare con immagini giocabili il suo nuovo singolo omonimo “METEOROPATHIC” in uscita il 13 novembre, contenuto nel nuovo album POP DISEASE in uscita lo stesso giorno per doubledouble.net.
Il brano è disponibile in anteprima su Soundcloud, ma si può ascoltare in chiave molto inedita con un gioco disponibile in versione mobile e desktop.
eego è Antonio Castellano, direttore artistico di eventi, producer e songwriter calabrese. Dopo una brevissima esperienza con i White Wallet decide di pubblicare dei lavori da solista che sono riuniti nell’EP June uscito nel 2015 per la label doubledoubleu.net, fondata proprio a questo scopo. Il disco vede i primi passi della collaborazione con Arua, presenza costante anche dei nuovi lavori.
Dopo 4 anni passati, tra momenti belli e altri molto brutti, a curare la crescita di doubledoubleu.net, del Somewhere Festival e di decine di altri progetti grandi e piccoli, nel 2019 il materiale raccolto è abbastanza convincente da ragionare su una nuova uscita.
Anticipato da BACK2BED, POP DISEASE raccoglie testi e musica scritti negli anni: un disco dalla gestazione lunga, col covid a ritardarne ulteriormente l’uscita. In compenso i brani durante il lockdown sono passati da 6 a 10, trasformandolo nel primo LP di eego.
“METEOROPATHIC” è un brano post-wave, post-industrial, post-trap, post un sacco di cose ma pur sempre pop, almeno nelle intenzioni. Un qualcosa a metà tra i beat elettronici industrial e i beat urban e trip-hop caratteristici dei primi lavori di eego.
“METEOROPATHIC” comincia con il fruscio della pioggia, un riff di moog e un beat in crescendo su cui si staglia la voce robotica di eego; su questo si sviluppano due strofe, due ritornelli e un bridge in cui una tromba psichedelica la fa da protagonista. Il testo parla di fallimenti, cadute e ricadute, ripartenze e in generale dà la sensazione di un’incessante salita verso un “top” forse irraggiungibile.
“METEOROPATHIC è un brano su cui ho lavorato molti anni, come tutti i miei brani è quindi il risultato di esperienze personali, fallimenti e paranoie che hanno contribuito qui e li con parole, suoni e concetti fino a farlo arrivare alla forma attuale. METEOROPATHIC è un corso di self empowerment fallimentare, le ricette per raggiungere il top ci sono tutte, lavora, produci, sii social ma il top non si raggiunge mai. Un moto incessante che ci costringe all’apatia ed è così che per decidere se essere felici si finisce a guardare il meteo. E al meteo e il meteo di Milano non è mai un granché.“