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Forse un nuovo pezzo di FKA twigs era esattamente ciò che ci serviva per ripartire. Il mondo si risveglia lentamente dalla pandemia ma anche da quattro anni trascorsi in un’escalation di razzismo, maschilismo, disprezzo per l’ambiente che ci ha reso tutti più colpevoli e che finalmente sono arrivati alla fine dandoci, si spera, una nuova consapevolezza: “Don’t Judge Me” è un riepilogo vitale per proseguire il movimento Black lives matter, dei diritti civili e delle donne e per una musica che possa coinvolgerci tutti come solo un’artista autentica può riuscire a fare. Una canzone del genere può ricucire i pezzi.
FKA non ha pari in quanto a voce, interpretazione, testi, creazione di un genere sempre più a sé stante, soluzioni di arrangiamento, incomparabile e continua metamorfosi del suono in danza e movimento. Sarebbe tutto già tantissimo, ma a elencare ogni aspetto della sua musica si rischia di non vedere ciò che davvero la rende tra le artiste e gli artisti più importanti del panorama musicale contemporaneo, quel “tutto il resto” indescrivibile perché senza termini di riferimento e di paragone: a tenere insieme la sua musica, a fonderne armonicamente gli elementi, a renderla propria e allo stesso tempo anche di chi la ascolta è lei stessa. FKA è la sua musica e la musica è FKA twigs, in una coincidenza tra artista e arte talmente perfetta da avere pochi precedenti.
Tahliah Barnett prende il primo respiro del 2021 aprendo i polmoni anche a noi.