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Seamus Malliagh non ha mai nascosto l’ambizione e una vocazione per la ricerca. A quattro anni dal suo ultimo album uscito su Brainfeeder, “Neō Wax Bloom”, Iglooghost si è perso in misteriosi studi sulla tradizione della musica Lei, un indecifrabile e antico genere che, come spiega, riporta alla memoria forme di vita che fluttano nell’aria.
Se volete approfondire la questione Lei c’è un sito (leimusic.xyz)( che cerca di esaurire in maniera a volte criptica l’immaginario Lei.
Ciò che conta è che il producer elettronico classe 1996 ha creato un sound eccentrico fatto di ancestrali rievocazioni classiche, bass music, glitch e ambient fatto alla maniera degli ultimi lavori di Oneohtrix Point Never.
“Lei Line Eon” esce il 2 aprile ed è stato anticipato da tre tracce molto promettenti. A fine 2020 è arrivata la struggente e rievocativa “Eœ (Disk•Initiate)”, accompagnata da un video che cerca di rappresentare in tre minuti l’iconografia e il mondo di forme e ombre della Lei music.
Poi sono arrivate altre due tracce, meno da “prologo”: “Sylph Fossil” che sembra una vivisezione di Future R&B e PC Music ricombinata nell’allucinato spettro ritmico di Iglooghost e poi la straniante “Protector”, accompagnata anch’essa da un video girato in un luogo nuoto come M⚮rlands alla ricerca di ispirazione tra blocchi di granito simili ai geoglifi e misteriosi “drone” organici noti come Celles. Il resto della storia, se volete approfondire, è su Youtube nella descrizione del video.
Iglooghost è il nostro artista copertina per aprile 2021 sui nostri profili Facebook, Twitter e Instagram.
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