Share This Article
Si avvicina il ritorno di Ron Gallo. Il nuovo album dell’autore di Philadelphia, “PEACEMEAL”, in uscita in tutto il mondo il 5 marzo 2021, lo vede uscire dai confini oscuri del garage e fare musica senza un limite o un piano. Il risultato è un miscuglio di hip-hop ’90, r&b, weird pop, jazz e punk – la sua versione di “musica pop”. Nonostante le sonorità siano cambiate da disco a disco, e ancora di più con questo, il senso di umanità, di humor e una visione del mondo eccentrica è il punto in comune di tutta la musica di Ron Gallo. Questa volta vediamo un Gallo livero da aspettative, esplorando la musica nuovamente con un fascino quasi infantile e suonando personalmente quasi tutti gli strumenti, con l’assistenza del produttore Ben H. Allen (Gnarls Barkley, Animal Collective). Scritto in una situazione simile a quella in cui si sarebbe ritrovato il mondo un anno dopo: l’introversa, isolata prospettiva che è diventata stranamente universale.
Non è stato un anno facile per gli artisti di tutto il mondo relegati a eventi in streaming e alla clausura (lo stesso Ron Gallo ha offerto una memorabile trollata in una diretta per Amazon rivendicando giusti compensi per gli artisti su questo tipo di eventi).
Per questo gli abbiamo chiesto di raccontare i suoi ultimi mesi a partire da 7 canzoni che l’hanno aiutato a creare una via di fuga da questo momento storico assurdo.
1. Chickpee – “two trees”.
È inverno nel mezzo del pandemia e tutti sembrano desiderosi di qualcosa, che sia casa o la famiglia (come nella canzone), o qualche altro luogo o più semplicemente qualcosa di semplice e normale che un tempo era facile da raggiungere. Credo che Chiara (la moglie di Ron Gallo) abbia catturato quel sentimento in questa canzone mostrando gratitudine per quello che abbiamo e che prima non abbiamo mai apprezzato abbastanza.
2. Parcels, “Lightenup”
Ho guardato la loro performance su COLORS ogni giorno da quando l’ho vista la prima volta un mese fa.
C’è un livello di groove e musicalità in questa band che è davvero straordinario. È qualcosa che ti eleva suonando futuristico e al contempo in maniera molto classica. In questi giorni la sto mettendo su il più possibile.
3. Arlo Parks, “Hurt”
Si sente parlare di lei ovunque nelle ultime settimane (è stata l’artista copertina di Kalporz di gennaio, leggi la recensione) ed è davvero un buon segno. Unisce molte cose che mi piacciono in una cosa sola: spoken word, jazz, hip hop e pop. L’ho sentita per la prima volta sulla radio WNXP a Nashville alle 7 di mattina andando a prendere un caffè. Un brano arrivato al momento giusto. Mi ha dato l’idea, per qualche ragione, di essere in giro per Londra.
4. MF DOOM, “Gazillion Ear (remix)”
Alla notizia della sua morte forse non mi sarei mai aspettato di esserne così tanto colpito. Uno dei migliori di sempre. Ciò che preferisco di DOOM è come riesca a trasportarti su un altro universo di linguaggio e immaginazione. È una fuga, cosa che trovo davvero di conforto proprio in questo momento. Ho fatto questo remix tributo che penso abbia trasformato la canzone in qualcosa di totalmente diverso. Suona in un certo senso più “trionfale” dell’originale.
5. Juan Wauters (with Mac Demarco) – “Real”
Juan Wauters mi fa venire in mente la primavera. Non avevo sentito di sue nuove uscite da un pezzo e le canzoni e la sua voce mi trasportano con la mente al periodo più dell’anno: i primi giorni di primavera quando avverti che l’inverno sia veramente finito, ogni cosa è in fiore, c’è il sole e tutto sembra più semplice. Non ne posso fare a meno.
6. Tierra Whack, “Dora”
Amo l’universo di Tierra: è weird, colorato, fanciullesco, ironico e intelligente. E ciò mio mi trova molto affine a lei. È dove vorrei fuggire.
7. Sports, “The Look”
Questa jam soddisfa tutta la mia nostalgia di anni 90, una cosa che è stata davvero pesante nel corso dell’ultimo anno quando rimuginavo sui bei tempi andati. Loro hanno tantissime belle canzoni in repertorio e questa è l’ultima in ordine di tempo. Sto lavorando a una collaborazione con loro per questa primavera e sono davvero molto gasato.