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Musica in continua evoluzione: in “Dusk” e “Dawn”, brani scritti da Tony Burkill e Neil Innes, l’immaginazione strumentale regna sovrana. “The Space In Which The Uncontrollable Unknown Resides, Can Be The Place From Which Creation Arises”, il disco in vinile che raccoglie queste due tracce, doveva essere inizialmente una lunga performance collettiva in studio ed è, invece, diventato – in tempo di misure restrittive causa covid (primavera/estate 2020) – un’improvvisazione spiritual jazz composta da frammenti melodici fortemente creativi, frutto della fantasia del singolo musicista dell’ensemble britannica: ogni componente dei Work Money Death (Pete Willliams, Sam Hobbs, Matthew Bourne), ossia il gruppo che ha accompagnato il sassofonista jazz Tony Burkill nel suo disco d’esordio del 2017, si è ritrovato a registrare la propria parte separatamente dovendosi però relazionare con le esecuzioni degli altri. Un cambiamento continuo di prospettiva: si è creato, come recita il titolo dell’album, uno “spazio in cui risiede l’ignoto incontrollabile”, trasformato in un luogo di creazione. Magico è, senza dubbio, il miglior aggettivo per descrivere la musica dei Work Money Death, nuovo progetto di Tony Burkill.
(Monica Mazzoli)