Share This Article
Nostalgia dei club che hanno fatto la storia degli ultimi decenni.
E nostalgia di Mariposa che sono tornati a inizio 2020 con il nuovo album “Liscio Gelli”.
“Interzona”, uscito su Trovarobato, è un album dei Mariposa contenente la registrazione integrale di un concerto tenuto dalla band nello storico club veronese Interzona il 13 maggio 2005. Un po’ come si usava fare un tempo quando ogni band indipendente non poteva non pubblicare un live album in grado di immortalarne la portata live. Altri tempi…
Enzo Cimino alla batteria, Alessandro Fiori alla voce, Enrico Gabrielli ai fiati, Gianluca Giusti alle tastiere, Rocco Marchi al basso e alla chitarra, Michele Orvieti all’elettronica avevano da poco pubblicato “Pròffiti Now! Prima Conferenza Sulla Musica Componibile”, un album che, con l’evidente riferimento al Frank Zappa di Uncle Meet, mescolava in un doppio album canzoni e parole parlate, dove queste ultime erano affidate a un cut-up di voci ritagliate da decine di interviste a personaggi noti o meno noti della scena italiana di allora che andavano a condensarsi in una serie di intermezzi nominati “Conferenze”: un piano alternativo alla classica fruizione dove la musica e il “parlar di musica” si confondevano in un unico evento sonoro. Sul palco la band era pura adrenalina, spaziava tra i generi come solo la “musica componibile” poteva fare, in un vortice in cui c’era posto per la new wave allucinata del “Pappagallo (È maturo il tempo della rivoluzione)”, per il jazz-rock di “Forza Musica”, per gli echi jannacciani di “Undici La”, fino alla psichedelia di “Radio Marea”, il post-rock dell’inedito “Strumentale” o la cavalcata canterburiana di “Enrico IV – Vamps di Rumore”. E dove la set-list era aperta e chiusa con un bozzetto free-form celebre tra i fan dell’epoca come “Tutto Roba Marca”. Interzona testimonia anche di uno spazio che non esiste più, e di una forma di produzione e di fruizione musicale che era estinta ben prima dell’inizio dell’epoca pandemica. Interzona è un’associazione culturale di Verona, tutt’ora attiva, ma che ha gestito per oltre 20 anni della sua esistenza uno spazio presso gli Ex Magazzini Generali di Verona dentro i quali è stato possibile produrre decine di concerti ed eventi con un’attenzione massima alla proposta musicale e che faceva di Verona una tappa obbligata di quasi ogni band del pianeta. Interzona come interregno, quello in cui si trovano i Mariposa adesso, interzona come internazionale, quello che in effetti era lo spazio Interzona, interzona come interrogativo, perchè ai Mariposa non sono mai piaciute le certezze.