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Il groove perduto: i Discodor, duo anglo-francese formato da Lee Skelly e Pierre Duplan, con l’album di debutto omonimo (ri)creano quella “sensazione sonora”, ritmica di stare sempre sul solco (del vinile) tipica di certe produzioni library music anni sessanta-settanta (come – per fare un esempio – “Feelings” di Jay Richford & Gary Stevan, dietro cui si cela Stefano Torossi). Si potrebbe parlare di retromania ma sarebbe francamente ridicolo. Skelly e Duplan, semmai, valorizzano un approccio analogico e caleidoscopico di fare musica componendo una ricca libreria di suoni: in “Discodor” (l’album) afflati funk, bossa si sposano con vibrazioni psichedeliche e divagazioni synth-cosmiche. Duplan, già produttore e ingegnere del suono che ha lavorato con Monophonics, Saint Etienne, Shawn Lee, Carwyn Ellis e molti altri, con il progetto Discodor raggiunge la quadratura del cerchio.
Da ascoltare.
(Monica Mazzoli)