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C’è stato un momento della mia vita in cui la musica rappresentava un fattore collettivo e aggregante, perché funzionava come uno spazio comune in cui condividere, discutere, esporre idee, pensieri ed entusiasmi. Quel momento è finito: da ormai qualche anno a questa parte ho iniziato ad accudire un sentimento di crescente reticenza allo scrivere della musica che ascolto – ed è buffo raccontarlo proprio qui, che è l’unico posto in cui io lo abbia mai fatto. Si tratta di una sensazione di protezione: rimango in silenzio sui dischi e sulle canzoni che segnano il mio personale scorrere del tempo perché sento il bisogno di farlo. perché la musica non è la stessa cosa di prima. Gli ultimi due anni, le intermittenti esperienze di isolamento, gli effetti sedimentati su di me e tutti gli strascichi che ancora oggi fatico a riconoscere in maniera consapevole l’hanno resa sempre più una questione privata – più di quanto già non fosse in precedenza. Non riesco quindi a scrivere molto di più rispetto a quanto già non raccontino le righe che trovate da qui in fondo: di seguito la lista dei dieci album preferiti, delle venti canzoni non presenti nei primi dieci dischi, la playlist con le migliori cose ascoltate nel corso dell’anno, il film dell’anno, la foto dell’anno. Pudico e prezioso, nascosto tra gli strati di melodie, di ricordi e di pensieri associativi, c’è tutto ciò che vale la pena ricordare dell’anno che sta per finire.
I dischi dell’anno raccontati con altrettante emblematiche foto.
“Sink In” – Tirzah
“To Be Loved” – Adele
“Have Mercy” – Clöe
“Thank You” – Charlotte Adigéry & Bolis Pupul
“Pond (live)” – Lutto Lento
“29” – Yaeji & OHHYUK
“87 Days” – Haich Ber Na
“Poof Be Gone” – KyleYouMadeThat, Baby Tate, Yvette, Cheerlebridee
“Call Me Anytime” – Erika De Casier
“Nemo!” – Jpegmafia
“Like I Used To” – Sharon Van Etten & Angel Olsen
“100.000.000” – Berwyn
“Racked” – Tommy Cash
“Dont’ Say It” – Valentina
“Moonlight” – Koreless
“Secrecy Is Incredibly Important To The Both Of Them” – Yves Tumor
“La Perla“, Sofia Kourtesis
“Never Ending Game (Panda Bear Remix)” – Angel Dust, Panda Bear
“23” – Cleo Sol
“Damaged” – Leo Bahnji
Un anno musicale liofilizzato in un giorno soltanto: poco più di ventiquattrore di musica per ricordarmi le migliori cose ascoltate durante gli ultimi dodici mesi.
“The Worst Person in the World”, perché parla di tutte e tutti noi. E infatti, quel titolo.
La “Quercia delle Streghe” di Capannori, tra le colline lucchesi. Ovvero la prima volta che ho toccato un albero di seicento anni. Una sensazione di sollievo realizzare che il tempo passa, alcune cose cambiano velocemente e altre invece secondo altre metriche di tempo. Un bel momento.