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Il 19 novembre è uscito “Cosmic Fruits” dei The Tangram, band abruzzese formata nel 2016. L’esordio è uno di quelli che non passano inosservati: album doppio pubblicato in edizione limitata in vinile rosa, artwork pittoresco e vivacissimo affidato a Dottor. Pira.
Nei mesi scorsi avevamo avuto un anticipo con i cinque singoli che hanno preceduto l’uscita del disco (“Awesome”, “Why”, “Magical” “Crazy” e “Feel”) e le aspettative sono state accontentate. “Cosmic Fruits” è un lavoro articolato, ricchissimo di passaggi e suggestioni, prodotto con attenta e raffinata cura. I brani scorrono in una cascata interrotta di suoni che si intrecciano e si colorano di tropicalismi e riverberi soul e funky. Dalla componente anni ’70 si passa a influenze contemporanee con riferimenti all’elettronica degli ultimi anni e ai Tame Impala a cui sono forse accumunati proprio dalla riscoperta della disco di quegli anni riletta in chiave moderna. Se non mancano certi echi di Prince e dei Bee Gees, alcuni momenti esplorano leggerezze chillout, mentre, in altre parti, si assiste a passaggi più ritmati. “Feel” si distingue per la vicinanza a sonorità indie-rock e in “Back” emerge invece un potente giro di basso. In chiusura appare “Bliss“, una ballad malinconica.
Se la lunghezza potrebbe rappresentare un difetto, “Cosmic Fruits” ha il pregio di crescere ad ogni ascolto. Un album che suona “caldo” e insieme freschissimo, lanciato verso orbite internazionali.
(Eulalia Cambria)