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Vi avevamo parlato poche settimane fa di EERA, dei nuovi brani che avrebbero fatto parte del suo disco Speak, il sophomore album dell’artista norvegese uscito pochi giorni fa, il 3 dicembre, e di come il suo stile e la sua attitudine à la PJ Harvey fossero da tenere occhio sin dai suoi esordi nel 2017 con l’album di debutto Reflection of Youth. Sono tutte sensazioni che l’ascolto del nuovo lavoro confermano, dimostrando che ancora tanto possiamo aspettarci da questa giovane autrice.
Speak è un’opera variegata e intrigante: notevoli sono l’elettrizzante grungepop di “The Beat”, in linea con il disco di debutto dell’autrice, che, però, prova a muovere passi in avanti, e partendo da quel suono e da quell’idea di suono prova a proporne nuove combinazioni, la electro-pop “My Muse”, scolpita proprio dalla voce della cantautrice e da ruvide e inaspettate variazioni interne, e la sognante “This City”, dove terrifici synth prendono la scena da subito.