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Questo è un [Coverworld] un po’ atipico, perché la cover in questione è solo un escamotage per parlare di una band: i True West. Che quest’anno celebrano il loro 40° anniversario coincidente – ed è questo il collegamento – con il loro 45 giri di debutto, “Lucifer Sam”, nel 1982.
I True West erano di Davis, California e, sebbene non fossero uno dei quattro gruppi classicamente riferentesi a quel movimento così importante degli inizi anni ’80 denominato Paisley Underground – ovvero Dream Syndicate, The Three O’Clock, Rain Parade, Long Ryders – Russ Tolman (chitarra) e Gavin Blair (batteria) avevano militato nel 1978 in una band con i compagni di college Steve Wynn e Kendra Smith, i Suspects. Che, oltre a un 45 giri (“Talking Loud”/”It’s Up To You”) non fece molto, ma appunto diede vita ai Dream Syndicate (con Wynn e Smith) da un lato e ai True West dall’altro, con Tolman e Blair.
“Lucifer Sam” dei Pink Floyd nella versione dei True West non è fondamentale per via che è piuttosto fedele all’originale, ma è di una forza fenomenale e mantiene la direzione oscura amplificando l’elettricità.
Che poi piuttosto che di “Lucifer Sam” mi piacerebbe riportare all’attenzione una canzone meravigliosa dei True West, “You”, contenuta nel primo ep “Hollywood Holiday” (1983): suoni essenziali che girano intorno quasi a un accordo armonizzato in maniera psichedelica e che si sciolgono in un lancio fenomenale (“But something went wrong”) e un ritornello ancora più incredibile (nella semplicità) (“You could be happy”). Una canzone che appare immediatamente senza tempo, potrebbero essere gli anni Sessanta così come quegli anni Ottanta, oppure potrebbe essere anche dopo, qualsiasi altro decennio che guardi un po’ indietro.
I True West si tolsero buone soddisfazioni con “Drifters” (1984), anche se la produzione fu più “radio-oriented” e smussò delle asperità dei True West che in realtà erano una loro forza: esemplificativa è “And Then The Rain”, presente in entrambi i lavori, che è spigolosa in “Hollywood Holiday” e rallentata ed evocativa in “Drifters”.
Nel 1985 i R.E.M. li invitarono ad aprire una quindicina di date nel tour di “Fables Of The Reconstruction” e poi nell’ultimo “Hand Of Fate” (1988) la band perse il luminare Russ Tolman, che continuò una lunga carriera solista iniziata con “Totem Poles and Glory Holes” (1986) e altri otto dischi, e poi si sciolse. Peraltro nella metà degli anni 2000 i componenti storici dei True West hanno ricucito i rapporti e sono tornati fare spettacoli, anche con i loro amici Violent Femmes.
Se è vero che tutte le band del movimento Paisley Underground sono da mandare a memoria, è tempo di tributare anche ai True West i giusti onori. Io è un po’ di giorni che faccio risuonare “You” in loop: fidatevi, un gran bell’ascoltare.
(Paolo Bardelli)
P.S. Chi utilizza servizi di streaming può trovare entrambi i primi due lavori “Hollywood Holiday” (1983) e “Drifters” (1984) all’interno della reissue “Holliwood Holiday (Revisited)” (2007).