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Ci sarebbe davvero poco da motivare per questa scelta.
Nulla è più stato uguale, soprattutto per lui, da quando lo abbiamo scoperto in quel di Chicago ormai dieci anni fa quando come un artista qualunque riempiva il pomeriggio del Pitchfork Music Fest, prima del suo secondo disco, “good kid, m.A.A.d city” che sarebbe uscito nell’ottobre del 2012.
È passato un decennio e Kendrick Lamar è diventato il rapper più importante del mondo, in grado come pochi di convincere trasversalmente mainstream, critica e nostalgici. Dopo “To Pimp a Butterfly” del 2015 e “DAMN” del 2017, arriva l’attesissimo quinto capitolo della sua storia, ultimo per TDE, “Mr. Morale & the Big Steppers”.
Un disco di cui, come avveniva in una remota epoca pre-Internet, non si sa assolutamente nulla, ma ci fidiamo ciecamente di lui, in attesa del suo ritorno in Italia, il 23 giugno a Milano.