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Snail Mail Live @ Santeria Toscana 31, Milano, June 16, 2022
Nel giorno del suo 23º compleanno, Lindsey Jordan fa tappa a Milano, presso il club Santeria Toscana 31, con il suo progetto Snail Mail, che prese vita nel 2015 quando la cantante, chitarrista e autrice, nata nel 1999, aveva appena sedici anni. Il fulminante debutto Lush, uscito per la Matador nel 2018 dopo una serie di interessanti EP, ha subito infiammato la critica e conquistato un pubblico ampio e appassionato, che si è calato anima e corpo nel pop-rock emozionante e coming-of-age di Jordan, che trasferisce nei suoi testi e nella sua potenza vocale – con un timbro che sa essere tanto graffiante e roco quanto melodico e conciliante – l’eccitante ma spesso doloroso percorso di transizione dall’adolescenza all’età adulta. Dopo tante peripezie e non pochi momenti difficili, nel 2021 è uscito sempre per la Matador il sophomore del gruppo, Valentine, una conferma del talento di Snail Mail. Valentine, infatti, è album maturo e dalle influenze ancora più disparate e variegate.
Ostacolato sia dalle vicende pandemiche sia da alcuni problemi vocali della leader del gruppo, il tour europeo che era stato previsto per l’inverno diventa un tour estivo e la tappa milanese, unica in Italia, convince e colpisce. Pur manifestando alcune incertezze vocali nei pezzi più complessi e pur mostrando in alcuni momenti una certa “timidezza” – più nel linguaggio del corpo che nella fluidità della performance, e il risultato, perciò, è quasi sempre brillante –, Jordan tiene il palco come un leone dall’inizio alla fine. Si preoccupa molto della qualità del suono e del mixing degli strumenti nella sua cassa spia, cosa che evidentemente la distrae e infastidisce perché più volte evidenziata nel corso dello show, ma che non incide troppo sulla sua delivery. Quello di lei e del suo gruppo è un sound un po’ “imperfetto” per volontà di Jordan stessa, particolarmente adatto alla natura delle sue composizioni.
Il concerto, durato poco più di un’ora, pesca “democraticamente” da entrambi gli album di Snail Mail: a infiammare particolarmente il pubblico – circa trecento persone – sono i pezzi maggiormente ritmati e scoppiettanti, dalla doppietta iniziale “Valentine” e “Ben Franklin”, che aprono il secondo disco del gruppo, alla meravigliosa “Forever (Sailing)”, con la sua splendida outro, onirica e seducente, fino alle pietre miliari di Lush come “Heat Wave”, il cui refrain, che si conclude con una levigata domanda a quei misteriosi “green eyes”, viene cantato con trasporto da tutti i presenti, l’eccellente “Golden Dream” e la splendida e abbacinante “Pristine”, ultimo brano dell’encore, formato da due pezzi, e richiesta anche da qualcuno tra il pubblico poco prima, proprio all’inizio del bis, quando Jordan era rientrata imbracciando la chitarra acustica e, accompagnata soltanto dal suo chitarrista, ha dato vita a una raffinata e dolcissima esecuzione di “Mia”, struggente storia di un amore finito: “Mia, I’m still yours”, canta Jordan visibilmente emozionata, “I wish that I would lay down next to you”, mentre il pubblico tace e tiene il fiato sospeso.
Sono proprio “Mia” e “Light Blue”, quest’ultima eseguita dalla sola Jordan alla chitarra acustica, due dei momenti indimenticabili della serata, benché la voce di Jordan in queste composizioni particolarmente complicate da cantare si percepisca un po’ affaticata; essa, però, prova a inerpicarsi sulle alture come può, non senza qualche sbavatura che non intacca, tuttavia, l’esecuzione nella sua totalità. Tra i passaggi più esaltanti anche “Pristine”, che, come detto, ha chiuso lo show e che è senza dubbio il pezzo più amato dai seguaci di Jordan. L’amalgama della band è studiato e preciso, ed è particolarmente evidente nei pezzi più ritmati e furenti. Ha un legame perfetto con le pennate di Jordan, sempre molto pulite anche a livello ritmico, e con la sua voce, che il gruppo cerca di calare in un ambiente sonoro coerente e studiato. I pezzi di Valentine sono senza dubbio i più sofisticati sia a livello compositivo sia a livello sonoro: Jordan e il gruppo li eseguono con grande maestria. C’è stato anche il tempo per cantare a Lindsey “happy birthday to you” mentre le veniva consegnata sul palco una torta con tanto di candeline. È giovanissima, certo, ma ha in testa idee molto chiare da tempo.
(Live report e foto di Samuele Conficoni)