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Jean-Michel ha una passione per le madeleines, vive a Metz e perde sangue dal naso.
Ha un giradischi che scava i solchi dei suoi trent’anni, disannebbiandone gli inverni uno a uno.
Sabrina è un ricordo scolpito in marmo, a metà tra il nero ed il rosso, che arde spostandosi intatto nel buio di un pompadour plat.
La musica è un tappo, s’infila lì dove il corpo la vuole. Dirige precisa i pensieri facendone una dimora o arrestandone il flusso. Come se fosse ovatta.
#8
Passeggiare lungo i bordi dei canali non è un modo come un altro per far compagnia ai fiumi, ma un assistere all’abulia esemplare dei paesaggi d’acqua. Scivolano via dal letto che scavano, vittime di moti che non permettono a nessuna delle loro volontà di farsi valere. E quando neppure la possibilità di voltarsi indietro è concessa, per chi è cresciuto in piazze eredi di esecuzioni e condanne, è naturale pensare a quello scorrere come ad una vita che sta per interrompersi, diretta di testa sotto la tagliola.
La Moselle non sorge dai monti Vosgi, ma dal punto esatto in cui si unisce alla mia passeggiata, procurandomi quello sgomento determinato da un imprevisto che si compie.
Quando un rumore mi fa paura, aguzzo l’orecchio per capire di cosa si tratti e sento solo boati. Quando un suono arriva dalla natura, invece, non mi curo della sua provenienza e piango.
Potrà suonarvi stravagante ciò che sto per dirvi ma è piangendo, che smettiamo di trattenere alcune malattie. A versare gocce di sangue anzichè lacrime, credetemi, ci si abitua in fretta a sentirsi malati. E penso che la mia epistassi nasconda diversi fenomeni emozionali censurati che, come un reticolo di affluenti, s’immettano nelle mie giornate diventando qualcos’altro.
Se penso ai suoni della natura mi viene in mente un solo disco: “A Chorus of Storytellers” di The Album Leaf. Fu l’ultimo regalo di Sabrina.Quel giorno,come un bambino che non ha imparato a ringraziare chi porta doni alla sua festa di compleanno, aprii la bocca che era contenta ed esageratamente esultante.
Poi però lo ascoltai quel disco, e piansi. Strinsi sin da subito il patto implicito di dovermi adattare al piano rodhes, uno strumento che lasciato solo a se stesso ingoia i suoi segreti. E a quel violino che, prezioso come una mirabelle, entrava in scena come un sapore che ti si affaccia in bocca solo per farsi assaggiare.
Jimmy LaValle, come scelta stilistica,ricorreva da sempre alle fields recording e aduna percussività che si accentuava regolarmente descrivendo inequivocabilmente paesaggi.Mi chiesi cosa potesse spingere un progetto solista alla ricerca di una dimensione corale. La sola risposta che trovai, fu quando scoprii le particelle in sospensione sul fondo sofisticato dei corsi d’acqua. Nessun elemento di quel disco dava l’impressione di esser stato dimessamente trainato, ogni melodia era lì per il semplice fatto di essere parte di una trama intricata, dove anche l’impercettibile ricopriva una sorta di ruolo.
There is something in our way / There is something we can’t say
L’ultima volta che vidi Sabrina non eravamo soli. Alla nostra passeggiata s’era unito Marcel, era rabbioso. Si rivolgeva a lei con un tono che non avevo mai avuto il coraggio di sputarle in volto. Esperii un fenomeno emozionale che doveva avvicinarsi a quello di un bambino in mezzo ad un gruppo di soli adulti. Loro lo vedono giocare, in realtà lui sta aspettando che qualcosa succeda.
Sovrastata dal canto delle cicale, la mia partecipazione s’appiattiva mentre mi tiravo fuori da una complicità che faceva fatica a tollerare la mia presenza, figuriamoci ad includerla.
Alle nostre spalle un canneto, una lastra d’asfalto, e un non detto che alterava persino la percezione dell’afa.
(Antonia Salcuni)
“Dal Motore al Piatto – Storia di un’Epistassi a Trazione Diretta” è racconto a episodi a sfondo musicale.
Le precedenti puntate le puoi ritrovare qui:
Dal Motore al Piatto #1 – Storia di un’Epistassi a Trazione Diretta
Dal Motore al Piatto #2 – Storia di un’Epistassi a Trazione Diretta
Dal Motore al Piatto #3 – Storia di un’Epistassi a Trazione Diretta
Dal Motore al Piatto #4 – Storia di un’Epistassi a Trazione Diretta
Dal Motore al Piatto #5 – Storia di un’Epistassi a Trazione Diretta
Dal Motore al Piatto #6 – Storia di un’Epistassi a Trazione Diretta
Dal Motore al Piatto #7 – Storia di un’Epistassi a Trazione Diretta