Your cart is currently empty!
[IT-alien] “Pouty Lips”: la ricerca soul di Sleap-e
Share This Article
Una voce capace di esprimere un’ampia gamma di emozioni, obiettivo che guida anche la scrittura dei suoi brani. Sleap-e viene da Bologna, ma il percorso che ha deciso di intraprendere la porta a prendere le distanze da limiti geografici o anagrafici. Infatti, nonostante la giovanissima età, Asia Martina Morabito (questo il nome che si cela dietro il moniker dato dall’unione di “sleap” e “leap” – dormire e saltare) dimostra già nell’album di esordio una notevole padronanza dei propri mezzi.
Per “Pouty Lips“, pubblicato lo scorso 13 maggio via WWNBB Collective, mette in campo una dinamica di suoni che oscilla dal R&B a tinte soul dolceamare. Le dieci tracce contenute nel disco affondano dentro i sentimenti e le paure condensate nel vissuto dell’artista negli ultimi due anni: “Ho preso le emozioni complesse e le ho liberate, lasciando loro spazio per trovare ordine e senso attraverso i brani“, ha dichiarato in occasione dell’uscita.
In questo ultimo lavoro, che segue la pubblicazione del singolo “Hard Times” del 2018 prodotto dal collettivo Baseball Gregg e dell’Ep “Mellow“, si trovano raccolti frammenti emozionali – come i collage dell’artwork del progetto – che hanno origine dall’accettazione delle proprie debolezze e dal bisogno di esorcizzare le paure, uscendo dal sentimento di inadeguatezza che ha determinato l’ultimo periodo. Si va così da episodi carichi di atmosfere sognanti, sostenuti da una vivace sessione di fiati (“Pounty Lips“, “Growing Up“), a momenti più accesi (“Cherub“, “Your Scent“) e a scatti che vanno in una direzione alternative-rock (“Bye“, “Queen Bee“), dove accanto alle capacità vocali di Asia, già qui messe in luce, emergono arrangiamenti elaborati e la presenza di un nutrito gruppo di musicisti che l’ha accompagnata nel corso della sua evoluzione.
“Pounty Lips” racconta l’amore per Ella Fitzgerald, Sam Cooke e Otis Redding. Ma guarda anche al presente; dal bedroom pop, racchiuso già in “Mellow” (influenzato da sonorità che richiamano i Mazzy Star) agli Strokes. Per cogliere tutte le sfumature contenute al suo interno necessità di un ascolto in cuffia, nel proprio salotto o nel buio della cameretta in una sera d’estate.
Sui palchi tuttavia Asia è perfettamente a suo agio, come ha dimostrato al Covo di Bologna, dove ha suonato in apertura al concerto di Any Others. In occasione del tour che accompagna l’uscita del disco, sarà possibile vederla in varie tappe in giro per l’Italia (per informazioni, potete andare sulla sua pagina facebook).
(Eulalia Cambria)