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Quattro suggestioni prima di partire per le ferie, da mettere nella playlist di Spotify e godersene per qualche giorno. Via.
Due singoli per i Preoccupations
Il quarto album dei Preoccupations si intitola “Arrangements” e arriverà il prossimo 9 settembre. Nell’attesa abbiamo potuto ascoltare a giugno il primo singolo “Ricochet”, un pezzo DIY stile anni ’10 ma con un sentore new wave, e da qualche giorno è disponibile anche “Death Of Melody” che ce li fa ritrovare un po’ in linea con gli Interpol (!!?). La band di Calgary è di quelle intoccabili, ma occorrerà ascoltare il tutto per capire se sono andati avanti o indietro.
La classe di Daniel Rossen
Qui si tratta invece di un recupero colpevole: ad aprile è uscito l’esordio solista di quel musicista talentuoso che è il chitarrista dei Grizzly Bear, che a ben ascoltare non fa rimpiangere la band (che è ufficialmente in uno status di pausa). Si intitola “You Belong There” ed è su Warp Records; io consiglio di iniziare l’ascolto da “Shadows in The Frame”
jennylee si dimentica delle Warpaint
E’ passato giustamente sotto silenzio qui a Kalporz “Radiate Like This”, ultimo (e quarto) album delle Warpaint, pubblicato lo scorso maggio, perché è piuttosto brutto. Quasi a sottolinearlo e a prenderne le distanze, la bassista jennylee si è affrettata a far uscire il suo secondo lavoro solista, “Heart Tax”, che è decisamente meglio, a partire da questa “Tickles”.
I Ghost Woman ti leggono nella mente
La band canadese capitanata da Evan Uschenko sembra uscita dai ’60 ma può piacere talmente tanto al primo ascolto che sembra che sia in grado di leggere nel pensiero e di insinuarsi dentro. “Ghost Woman” è il suo terzo album, uscito il 1° luglio e sostanzialmente imperdibile. Se esistessero ancora i negozi di dischi (ci sono, lo so, ma sono sempre più rari), lo metterebbero su in filodiffusione e ne venderebbero subito “5 copie al volo” (cit.).
(Paolo Bardelli)