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YTI⅃AƎЯ è il nuovo album di Bill Callahan, il suo ottavo LP da solista con il suo vero nome, il diciannovesimo se consideriamo anche le uscite a nome Smog, e segue gli ottimi Gold Record (2020) e Shepherd in a Sheepskin Vest (2019) e l’ultimo lavoro in studio, pubblicato insieme a Bonnie ‘Prince’ Billy l’anno scorso, intitolato Blind Date Party. Il nuovo disco esce oggi in digitale via Drag City, ma bisognerà attendere fino a febbraio per avere il doppio vinile. L’artista un tempo noto come Smog ha al suo fianco Matt Kinsey alla chitarra, Emmett Kelly al basso e ai cori, Sarah Ann Phillips al piano e ai cori e Jim White alla batteria.
Nelle dichiarazioni che Callahan ha diffuso in agosto annunciando il progetto emergono con forte chiarezza i suoi scopi: “I wanted to make a record that addressed or reflected the current climate. It felt like it was necessary to rouse people — rouse their love, their kindness, their anger, rouse anything in them. Get their senses working again.” Un progetto ambizioso, come dimostrano le tematiche del disco, sempre in equilibrio tra universale e personale, dove il tocco inconfondibile di Callahan, con la sua voce da baritono e le sue interpretazioni sempre molto appassionate, è al centro della scena dall’inizio alla fine. A metà settembre era stato pubblicato il primo singolo “Coyote”, un melanconico folk riguardante anch’esso il clima di crisi attuale e le relazioni sociali sempre più alienate e cariche di ansie. “Coyote” è stato accompagnato anche da un lyric video.