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Pulsar è il progetto audiovisivo del compositore elettronico Leonardo Pucci e, in buona compagnia, sposta la sua direttrice sulla percezione ambientale della sua musica. In preparazione del live che Pulsar terrà in apertura a Kee Avil (Constellation Records) venerdì 4 Novembre al Circolo DEV di Bologna, Kalporz ospita volentieri in anteprima il video live di “Helium” feat. Laura Agnusdei, girato al Sintesi Festival.
Successivamente Pulsar suonerà in questa data:
Venerdì 11 Novembre Mercato rionale Casal de’ Pazzi / Roma with Julie Hill and Last Name
Il secondo album di Pulsar si intitola “Nebula” ed è uscito l’8 aprile 2022 per Rous Records.
Il musicista umbro, di Foligno, ha raccontato a proposito della genesi e della natura di Nebula: “L’album è stato registrato tra marzo 2020 e giugno 2021, durante il periodo di lockdown in cui tutti ci siamo sentiti persi come esseri fluttuanti nel limbo. Ho scritto questo album ispirato da tali sensazioni e ho voluto quindi descriverle attraverso un viaggio all’interno di una nebulosa. Inizialmente sopraffatti dalla gigantesca nube molecolare e dei suoi elementi cosmici, i pensieri si muovono verso qualcosa di più familiare, cioè la Terra. Tramite ricordi primordiali, le onde, le nuvole, il vento, ci rendiamo conto che non c’è niente di più bello del nostro pianeta, ed è per questo che dobbiamo rispettarlo e preservarlo“.
Nebula è un album contraddistinto da una forte dualità, a partire dal suo titolo dal doppio significato, relativo sia a quello di nebulosa sia a quello di nuvola: i primi tre brani in scaletta, di stampo elettronico, sono riconducibili a concetti legati allo Spazio, mentre i successivi cinque sono stati creati partendo in prevalenza da strumenti acustici e assecondano una stesura maggiormente melodica, ponendosi di conseguenza in prossimità a un immaginario connesso alla Terra.
Già batterista degli Espada e dei Danny Mellow, oltre che uno dei fondatori dell’Holydays Festival, Pucci ha avviato il suo progetto da solista Pulsar nel 2015, quando ha sviluppato la sua passione per la musica elettronica e i synth, oltre che per un certo tipo di linguaggio sonoro affine a nomi come Ólafur Arnalds, Nils Frahm e Rival Consoles, artisti capaci di condurre l’ascoltatore in uno stato mentale di totale benessere. Nebula fa seguito al più ritmico album di debutto Empty – pubblicato a fine 2018 sempre dall’etichetta indipendente Rous Records, gestita da un collettivo di musicisti del quale fa parte il medesimo Pucci – e si presenta come un lavoro più ragionato, anche grazie alle esperienze intraprese dal vivo, e al tempo stesso più morbido, leggero e avvolgente, per merito innanzitutto dell’inedito impiego del piano acustico che spinge il lavoro in direzione modern classical. Stavolta tutti i pezzi sono stati incisi con strumenti ed effetti reali, gravitanti con un sound “umano” attorno al satellite dell’electro-ambient ma galleggianti anche su psichedelia e Kosmische Musik, progressive e free jazz. “Mi è sempre piaciuto pensare alla musica come a un mezzo per comunicare ciò che altrimenti non sarei in grado di esprimere con le parole. I miei dischi sono la trasposizione in musica delle mie sensazioni, come se fossero la colonna sonora di quel che mi passa per la testa“.
Nebula è stato interamente scritto ed eseguito da Pucci, con la partecipazione di Laura Agnusdei al sassofono in tre tracce, inclusa la title track estratta come primo singolo e disponibile su tutte le piattaforme digitali dallo scorso 4 marzo 2022. “Nebula rappresenta appieno l’album al quale presta titolo e si colloca tra la sua anima elettronica e quella acustica-melodica“. Il brano è costituito da una sovrapposizione di loop irregolari di vari strumenti: un piano preparato con una campanella di ottone, una chitarra suonata con l’archetto, i sintetizzatori, il sax di Agnusdei e, infine, un Harmonium indiano che cresce via via di intensità. Il video di Nebula è stato girato e montato da Alessandro Sforna e vede come protagonista la danzatrice e coreografa Lucia Guarino.
Il nuovo e secondo singolo Distant Waves è la prima traccia che è stata scritta per l’album ed è anche quella che ha poi guidato tutto il relativo flusso creativo. Il brano inizia con un tappeto di synth suonato come l’andamento delle onde, che si intensifica sempre più fino a sfociare in un arpeggio ipnotico di stampo anni 80. Se il precedente video di Nebula vedeva come protagonista la danzatrice e coreografa Lucia Guarino, il video di Distant Waves è stato girato e montato da Pulsar e ballato da Veronica Biondini. “Unire musica e danza è stato un esperimento. Credo che la mia musica sia correlata alle immagini e che in parallelo la danza come espressione del corpo si avvicini molto a ciò che provo a trasmettere con il suono. Inoltre, mi piaceva collaborare con altri artisti e scoprire come avrebbero reagito liberamente alle mie composizioni“. “Unire musica e danza è stato un esperimento. Credo che la mia musica sia correlata alle immagini e che in parallelo la danza come espressione del corpo si avvicini molto a ciò che provo a trasmettere con il suono. Inoltre, mi piaceva collaborare con altri artisti e scoprire come avrebbero reagito liberamente alle mie composizioni“.
Astronauta sonoro, nella vita di ogni giorno architetto e designer, Pulsar ha realizzato in prima persona persino l’artwork del disco, con alcune foto satellitari rielaborate aggiungendovi delle stilizzazioni geometriche.
Photo credit: Valeria Tomassini (fornita dall’Ufficio Stampa Digipur con autorizzazione alla pubblicazione)