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È stata dura la strada per tornare alla normalità, ed ora che il mondo ha ripreso a correre, sono io che vorrei rallentare.
Vorrei rallentare per godermi la felicità che in questi mesi è stata oscurata da velate nubi certamente passeggere.
Vorrei rallentare perchè vivere il momento (anche se difficile) è certamente migliore che ricordarlo.
Vorrei essere ovunque. Soprattutto nelle canzoni che ho ascoltato.
Che sono qui, ora. Ma saranno anche nel futuro, sicuramente pieno di sole.
Top Ten Album
1 YAYA BEY – Remember Your North Star (Big Dada Recordings)
Cadere dagli scogli con un sottofondo perfetto.
2 SIROM – The Liquified Throne of Simplicity (Tak:Til)
Il tempo che si ferma.
3 RACHIKA NAYAR – Heaven Come Crashing (NNA Tapes)
Tutto diventa un film.
4 SUDAN ARCHIVES – Natural Brown Prom Queen (Stones Throw Records)
Dal violino al volare.
5 SHYGIRL – Nymph (Because Music)
Non abbandonare l’idea di essere giovane.
6 WEIRD NIGHTMARE – Weird Nightmare (Sub Pop)
Rumore Power Pop.
7 WARPAINT – Radiate Like This (Virgin Music)
Oceani di bellezza.
8 MAI MAI MAI – Rimorso (Maple Death Records)
Il Sud che si deve rialzare.
9 LABRADORS – Retriever (To Loose la Track)
Il concerto che ha riaperto la vita.
10 ANTELOPER – Pink Dolphins (International Anthem)
Grazie per tutto Jaimie.
Momenti da ricordare in questo 2022
Vedere i Low eseguire una “Days Like These” che si sbriciola piano piano e io che di botto lascio andare le lacrime.
I Labradors che in locale di 50 anime mi ribadiscono dove vorrò stare negli anni a seguire.
Mangiare un gelato con la mia piccola Aurora e con Mark Sultan al Punk Rock Raduno.
Ravanare dischi a Dublino durante una trasferta di lavoro.
Essere conscio di avere affianco amici davvero speciali (loro lo sanno).
Le pedalate estive con Greta per ri-trovare la bellezza del mondo.
Leggere Maida Vale di Michele Benetello e abbandonare l’idea di scrivere il libro che vive nalla mia testa da anni.
Scrivere personalmente a tutti gli artisti che mi hanno emozionato con la loro arte e ricevere in cambio tanto affetto (Grazie Holdenaccio lo splendido omaggio al nostro amato Elliott).
La ricerca spasmodica di Process dei Pinch Points in vinile.
Il continuare a parlare dei Maneskin per ribadire quanta bella musica esiste (non la loro, ovvio).
Camminare con Jazz Codes di Moor Mother e perdersi nel bosco.
Abbracciare mia moglie. Che rimane una inesauribile fonte di ispirazione. Soprattutto quando lotta.