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Ultime segnalazioni in ottica di fine anno.
CARLA DAL FORNO, “Come Around” (Kallista, 2022)
Ci è sempre piaciuta Carla Dal Forno, e con il suo ultimo “Look Up Sharp” (2019) l’australiana si era spostata più su territori new wave (minimali) che conferma in questo “Come Around” ma con una precisione stilistica ancora più marcata.
ANDREW BIRD, “Inside Problems” (Loma Vista, 2022)
Andrew Bird è attivo fin dagli anni ’90, per cui è un nome piuttosto noto: il suo 18° album (considerando anche gli album in coabitazione con i Bowl of Fire e quello del 2021 con Jimbo Mathus, “These 13”) si intitola “Inside Problems” ed è uscito lo scorso giugno: la sua capacità di scrittura che pennella situazioni e luoghi merita di recuperarlo, se non ancora ascoltato.
VOMIT HEAT, “Second Skin” (Anna Ott, 2022)
Questo è il secondo album del musicista di Colonia, Vomit Heat, la cui biografia su Bandcamp appunta la sua ispirazione “alle superfici sonore dei My Bloody Valentine, al pop intelligente ed entusiasticamente allenato all’avanguardia dei Deerhunter di Bradford Cox, e alle ripetizioni dei primi GAS di Wolfgang Voigt”. Tutte le musiche sono state composte, eseguite, registrate e premiscelate a casa da Nils Herzogenrath, che canta anche i brani tranne la bella “Leere” eseguita da Stella Sommer, “Anxiety” eseguita da Elisa Kühnl e Hanitra Wagner, “Heute” eseguita e registrata da Pedro Gonçalves Crescenti e Peter Rubel.
GILLA BAND, “Most Normal” (Rough Trade, 2022)
La Gilla Band sono in realtà gli irlandesi Girl Band che hanno cambiato nome: a distanza di tre anni da “The Talkies”, che si era conquistato un gran bel 80/100 da Nicola Guerra, sono tornati lo scorso ottobre con il loro concentrato di post-punk dalle tinte rumoriste: mai accomodanti e mai banali.
(Paolo Bardelli)