Share This Article
Rosalia @ Mediolanum Forum, Assago, Milano, Dec. 1, 2022
L’unico show italiano del tour mondiale di Rosalía, che si avvicina alla sua conclusione – benché per lei sia già prenotato un posto da headliner al prossimo Primavera Sound Festival –, è un trionfo sotto tutti i punti di vista. Al Mediolanum Forum di Assago, a Milano, la potenza musicale e coreografica della cantautrice catalana e del corpo di ballo che la affianca esplode in tutta la sua gioia e la sua vitalità. Lo show è stato anche e soprattutto un esercizio di liberazione dei corpi, immersi nella straordinaria mixis di sonorità e di impressioni creata da Rosalía, sempre a cavallo tra vibranti pulsazioni reggaeton, musica tradizionale iberica, sperimentalismi elettronici anche avanguardistici e hip-hop stelle e strisce. È adrenalina allo stato puro che al tempo stesso parla un linguaggio complesso e che chiede a ognuno di noi di immergervisi dentro e di lasciarsi guidare dalle orme che Rosalía ha impresso nel suo tragitto, un treno ad altà velocità che fornisce al pubblico esperienze sensorali delle più differenti.
Per il suo primo concerto in Italia, parte di un tour europeo iniziato da pochi giorni che terminerà poco prima di Natale a Parigi, Rosalía mostra con grande sicurezza a che punto è la sua vita artistica oggi. Dati alle stampe l’ambizioso El Mal Querer nel 2018 e una serie di singoli molto diversi tra loro nei mesi e negli anni successivi, l’autrice spagnola è giunta a MOTOMAMI, pubblicato lo scorso marzo, con un bagaglio di esperienze e di idee enorme, frutto anche degli anni intensi e complicati trascorsi in USA, periodo che ha ricordato in un momento di dialogo con il pubblico, uno dei tanti scambi di battute tra lei e gli spettatori, tra ringraziamenti e apprezzamenti all’Italia (in particolare culinari: la pasta cacio e pepe, la pizza margherita) e un momento particolare in cui due spettatori sono saliti sul palco a recitare con lei il pezzo dell’alfabeto.
È con questo bagaglio, si diceva, riempito con le esperienze passate e coi progetti futuri, che Rosalía è arrivata al 2022, e gli show del tour di MOTOMAMI sono la naturale prosecuzione di questo percorso. Sono, infatti, intrisi di beat ossessivi e ipnotici, di coreografie coinvolgenti e brillanti, di un ritmo avvolgente e quasi soffocante i cui unici momenti di pausa sono quelli dialogici – numerosi – che Rosalía si concede col pubblico anche per far riprendere fiato a lei stessa e a noi. Nel set proposto ci sono tutte le anime di Rosalía, da quella legata al reggaeton e al pop commerciale latino, lacerante e pulsante, con El Guincho e J Balvin come stretti riferimenti, a quella più sperimentale ed elettronica figlia di Arca e di alcuni dei producer di MOTOMAMI, come Michael Uzowuru e D. Rodríguez, e ancora alle fiammate cantautorali più toccanti e passionali del suo repertorio, cui hanno collaborato nomi del calibro di Pharrell Williams, di Frank Dukes e di James Blake, ma non c’è un brano che non infiammi il pubblico.
Lo show di Rosalía è, quindi, com’era prevedibile, un tuffo in tutto questo amalgama a tratti oscuro e a tratti lucente di gesti e di vibrazioni. La voce di Rosalía è perfetta, un dono della natura, e in concerto sembra così semplice modularla e gestirla. Alle basi si unisce talvolta qualche strumento suonato dal vivo: Rosalía imbraccia la chitarra in “Dolerme” e si siede al piano in “HENTAI”, uno dei momenti più intensi della serata, pezzi eseguiti entrambi in solitudine, e poco prima della conclusione dello show un pianista la accompagna mentre esegue “SAKURA”. Particolarmente commovente è “G3 N15”: Rosalía, nell’introdurla, racconta che questa canzone non sarebbe mai potuta nascere se lei non si fosse trasferita per alcuni anni in USA per lavorare sul suo nuovo progetto. La lontananza da casa, il percepirne gli odori anche se intorno vi è tutto un altro mondo e provare a immaginare vicini gli affetti più cari sono alla base dell’ispirazione per la scrittura del pezzo, uno dei capitoli cardine di MOTOMAMI.
L’avventura dionisiaca e passionale del terzo disco di Rosalía nasce però, come ben sappiamo, dalle cavalcate oniriche e taglienti di EL MAL QUERER, radicate nel sangue, nel cuore e nelle gambe della giovane catalana, che vive le sue canzoni in modo fisico e impetuoso. E lo show ci ricorda che prima della velenosa “DIABLO”, per esempio, era arrivata la rivoluzionaria “DE AQUÍ NO SALES”, che il magmatico reggaeton in cui si resta impigliati in “LA COMBI VERSACE”, la cui coreografia è mozzafiato, discende dalle variationes sul tema del flamenco che imperversavano in un pezzo come “PIENSO EN TU MIRÁ” e nella stratosferica “MALAMENTE”, altro picco della nottata magica, gli unici tre capitoli tratti da EL MAL QUERER, per non parlare dell’esperimento che è “MOTOMAMI”, tutta frammenti e cocci che Rosalía raccoglie e rende una statua greca, anch’esso impossibile senza tutte le tappe che l’hanno preceduto, o della follia giubilante che è “CHICKEN TERIYAKI” e della intricata e zoppicante “CUUUUuuuuuute” che chiude col botto lo show, tutte splendide figlie delle strade intraprese dalla cantante spagnola tra EL MAL QUERER e MOTOMAMI, che guardano a J Balvin e a El Guincho, all’electro-flamenco e a Bad Bunny.
Sono molti i momenti intensi e divertenti, e il Mediolanum Forum completamente esaurito che canta per un’ora e quaranta canzoni prevalentemente in spagnolo sarebbe stato qualcosa di strano e di imprevedibile fino a qualche anno fa. Le canzoni nel set hanno tutti gli ingredienti giusti per trascinare: chi era lì ieri sera era pronto a questo, a entrare in ciascuna delle tantissime anime di Rosalía e farsi rapire ogni volta, in ogni singolo brano. Accolte con particolare fragore sono state quasi tutte le canzoni dell’ultimo disco, anche i pezzi aggiunti nell’edizione ampliata pubblicata in estate, in particolare “LA FAMA”, che Rosalía intepreta con pathos e a tratti quasi con rabbia, la fulminante “BIZCOCHITO”, da qualche mese al centro di condivisioni virali in tutto il mondo dei social, la meravigliosa “MALAMENTE” e anche le riflessive “G3 N15” e “COMO UN G”, cantate con trasporto dal pubblico intero. Durante la performance dell’alfabeto, come accaduto quasi sempre nel corso di questo suo tour mondiale, Rosalía fa salire sul palco due ragazzi e lo recita insieme a loro, con le opportune modifiche (I di Italia e M di Milano, ovviamente). Due altri momenti particolarmente incisivi, dalle coreografie stratosferiche e dalla performance vocale strabiliante di Rosalía, sono “DELIRIO DE GRANDEZA”, conturbante e magnetica, e “Con altura”, dall’andamento marziale e claustrofobico. Prima della chiusura, affidata a “CUUUUuuuuuute”, c’è ancora un momento emozionale e intimo, con Rosalía che, accompagnata da un pianista, esegue “SAKURA” visibilmente commossa. Tutto davvero bellissimo.
(Live report, foto e video di Samuele Conficoni)