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Flying Lotus! Caroline Polachek! E poi, sempre in data unica italiana King Krule, Yves Tumor e Overmono. E ancora Moodymann, Space Afrika, Lucrecia Dalt, Maral, Marina Herlop, Nick Leon,, Sangre Nueva, Shabjdeed, Al Nather, Daboor & Mouri.
Questo il primo eccellente blocco di annunci della ventunesima edizione di Club To Club, dal 2 al 5 novembre 2023 a Torino. L’edizione XXI del festival torinese sarà dedicata al tema del mondo, e come nelle ultime annate sarà ospitate dalle OGR e dal Lingotto.
Spicca subito l’agognato ritorno in Europa di Flying Lotus (un ritorno, dopo il memorabile show audiovisivo del 2012). L’influente, a dire poco, artista californiano non avrebbe bisogno di presentazioni, ma per i più distratti, di recente si è misurato con divagazioni cinematografiche su scenari horror, nel lungometraggio Kuso e nel corto Ozzy’s Dungeon, incluso nel film antologico V/H/S/99.
La nuova vocazione del festival è perfettamente incarnata da Caroline Polachek, per la prima volta in Italia con il progetto a suo nome che l’ha trasformata in una delle artiste avant-pop più sofisticate e ammirate a livello internazionale . L’artista newyorchese manca in Italia da nove anni, esattamente dal 2014, dai tempi del suo progetto Ramona Lisa quando si esibì a Roma a Villa Medici, location di una sua residenza artistica e del primo e unico show italiano del progetto che l’ha lanciata, i Chairlift, due anni prima. Il nuovo album “Desire, I Want to Turn Into You” in uscita a metà febbraio è già sulla bocca di tutti grazie ai folgoranti singoli usciti lo scorso anno, “Bunny Is A Rider” e “Billions” e all’annuncio dei featuring di Dido e Grimes nel brano “Fly To You”.
Altre due figure di grande richiamo e molto apprezzate a più livelli anche nel nostro paese dove, neanche loro hanno bisogno di particolari presentazioni, sono sicuramente King Krule, già enfant prodige della scena d’autore londinese e, alla soglia dei trent’anni, personalità ormai trasversale in grado di svariare tra post-punk, psichedelia noir e jazz e il camaleontico irrequieto Yves Tumor che si prepara alla pubblicazione di “Praise A Lord Who Chews But Which Does Not Consume; (Or Simply, Hot Between Worlds)”, in uscita il prossimo 17 marzo e preannunciato dal singolo “God Is a Circle”.
Tra i nomi da dancefloor torna a Torino il guru della Detroit techno Moodymann e per la prima volta e in esclusiva italiana i fratelli Russell, cresciuti in Galles e ai più noti come Overmono che da qualche anno hanno marchiato a fuoco la scena elettronica britannica con un equilibrio perfetto di sonorità da dancefloor tipicamente UK e vibe da eredi di Joy Orbison, con cui hanno spesso collaborato.
Tra le altre conferme due artiste latine finite con merito nella nostra classifica dei migliori album del 2022 come la talentuosa compositrice catalana di PAN Records Marina Herlop, che si esibilrà dal vivo con due coriste e un percussionista i contenuti di “Pripyat”, e la colombiana Lucrecia Dalt, che ha saputo proiettare in territori sci-fi e avant gli echi ancestrali della musica colombiana.
Completano il cartellone il duo ambient mancuniano Space Afrika, lo showcase della label Maral, produttore losangelino dal background iraniano che nel recente “Ground Groove” ha compiuto un’operazione di ricerca simile a quella di Dalt, ma proiettando il folk della sua terra d’origine su territori dub, neoclassici e industrial.
Finalmente in Italia il progetto collaborativo Sangre Nueva di reggaeton destrutturato formato da DJ Python, Kelman Duran e Florentino e un altro colombiano Nick León, producer di stanza a Miami che ha scritto una delle migliori canzoni dello scorso anno, “Xstasis” figurando nei credits del disco più celebrato del 2022, “Motomami” di Rosalía.
Da segnalare, infine, lo showcase dedicato all’etichetta di Ramallah BLTNM, con il producer palestinese Al Nather e il dj Mouri insieme ai rapper Shabjdeed e Daboor.
Sul concept IL MONDO, “IL MONDO Ventunesimo Arcano dei Tarocchi […] ventuno come sintesi. Questa carta corrisponde al complesso del manifestato, ovvero al mondo spaziale, riflesso di un’attività creatrice permanente. Nell’immagine allegorica di questo Arcano tale idea corrisponde alla figura di una fanciulla che corre con una bacchetta in ciascuna mano all’interno di una ghirlanda, circondata a sua volta dal quaternario cosmico o tetramorfo. Le bacchette sono simboli della polarizzazione, che dà impulso al movimento circolatorio in tutto il cosmo”.
Tutte le altre info sul sito ufficiale di C2C e sui canali Facebook e Instagram del festival torinese.