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Un pienone di entusiasmo e attitude saluta l’uscita de nuovo disco dei CUT, leggendaria formazione bolognese garage-blues composta da Ferruccio Quercetti e Carlo Masu (voci e chitarre dal 1997!) con il nuovo drummer Tony Booza, già nei Thee Boozers e The Narcotics. Introdotti dai Forty Winks, anche loro di casa da queste parti e in formazione a cinque, i CUT hanno dato fondo a tutte le energie, suonando per intero “Dead City Nights” e nonostante un guaio momentaneo occorso all’amplificatore di Quercetti. A rendere il tutto ancor più liberatorio e furibondo.
Poco da dire sul settimo album in studio, dove gli echi di Jon Spencer Blues Explosion e Gories sono filtrati dall’energia immortale del punk e delle sue migliori versioni di fine millennio (Cramps, Fugazi, il roster SST e Amphetamine Reptile). Concepite nel buio del lockdown i tredici brani escono alla luce nella loro forza prorompente denunciando l’indolenza di tempi socialmente difficili. Altri highlights del set “You Killed Me First” da “Second Skin” del 2017, una “Trouble” in medley con “Back To Comm” degli MC5 e “Nightride”, richiesta a gran voce dagli astanti per il bis e finita come vedete in alcune istantanee della serata. Una giungla di rumore, elettricità e condivisione: sono questi gli immarcescibili CUT che hanno messo a ferro e fuoco il Covo Club il 25 Febbraio 2023.
“In a world of pain
In a nation’s plight
Dead City Night…”
CUT (2023)
Foto e report di Matteo Maioli