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Vario per quanto riguarda la strumentazione, musicalmente il pezzo intreccia tanti elementi: dai riff di chitarra tipici del jangle pop e assoli un po’ sconclusionati, all’uso di synth pregni di charme parigino.
Il singolo – scritto da Marshall insieme a Shawn Berry e Chad Shlosser (Fleetwood Mac, Cage The Elephant) – esplora le tematiche del solipsismo e delle tendenze narcisistiche che spesso sono attribuite agli artisti. «”Je T’adore” è un punto di vista un po’ teatrale sulla dinamica bizzarra che si instaura nella relazione tra performer e il suo pubblico. Ho scritto questo pezzo quando vivevo a Parigi nel 2016 ma sono sempre stato interessato a comprendere le motivazioni del perché suonare dal vivo mi faccia sentire come mi sento e del come questa sensazione mi abbia portato a dedicare l’intera vita al fare musica. Alla fine le persone che ascoltano le mie canzoni capiscono, e io le amo per questo motivo.» spiega Harry Marshall. Lo stesso videoclip di “Je T’Adore” è stato girato nella capitale francese.
Descrivendo il sound del pezzo Marshall cita tra le proprie influenze David Bowie, The Kooks e Sex Pistols, oltre ai grandi dell’hip-hop come Post Malone; sicuramente però la sua proposta ha un marchio di fabbrica che lo rende riconoscibile e distingu
Foto dell’artista cortesia di Rouge Promozione Musicale