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“Bunny” è il ritorno dei newyorkesi Beach Fossils a sei anni dall’uscita del loro ultimo album di inediti “Somersault” via Bayonet Records. Attivi da oltre 15 anni, nascono come progetto del solo Dustin Payseur evolvendosi poi in un quartetto che ha influenzato la scena di Brooklyn con uno stile capace di unire indie-rock e pop in modo sempre originale. Nel nuovo lavoro emergono chiari i riferimenti al lato più sognante di un certo movimento “rumoroso” che dai Ride arriva agli Horrors, passando per i Pains Of Being Pure At Heart. Malinconico, “Bunny” vive in una domenica mattina alla ricerca di sè stessi, come descritto nel brano di lancio “Don’t Fade Away”: “Last night I said we’d both be sober/Riding my bike in the morning, I’m still hungover/Is this a meaningful moment?”
Il disco è stato prodotto da Payseur stesso con Lars Stalfors (Soccer Mommy, Lil Peep) al mix. Nell’insieme – al di là dell’effetto nostalgia – funziona e cresce con gli ascolti. Il resto della band vede Tommy Davidson alla chitarra, Jack Doyle Smith al basso e Anton Hochheim alla batteria.
Foto di Sinna Nasseri