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Mi sento sempre terribilmente in colpa quando non scrivo per la mia adorata Kalporz; sono passati mesi dall’unica recensione del sottoscritto (il meraviglioso, bucolico e arioso “Smalltown Stardust” a firma King Tuff); per farmi perdonare ecco quindi una breve e fresca TOP 7 di album da recuperare (anche in free download) per prepararsi alla prova costume. Buona estate, il vostro Nick!
KING KHAN – The Nature of Things (khannibalism, Ernest Jenning Record Co. – Brooklyn, NY)
Un altro RE. Non più nudo ma circondato di spiritualità. Jazz in pulviscoli
[feat: John Convertino (Calexico) on drums, percussion and marimba, Alex White (Fat White Family) on sax and flute, Torben Wesche (King Khan and The Shrines) on saxophone, Davide Zolli (Mojomatics) on percussion and Brontez Purnell (Younger Lovers) on drums and percussion and Maureen Buscareno on Harp]
YALLA MIKU – Yalla Miku (Les Disques Bongo Joe – Geneva, Switzerland)
Si parla sempre più a vanvera di interazione, inclusione, visione globale. Les Bongo Joe alle parole risponde con un disco fatto di contrasti che si muovono in direzioni comuni. WORLD is ONE.
MIRANDA AND THE BEAT – Miranda and the beat (Ernest Jenning Record Co. – Brooklyn, NY)
Solo da NY possono nascere gruppi del genere. Che dicono di essere garage ma hanno più influenze di quante possiamo immaginare. Miranda Zipse ha inoltre una voce incredibile!
SEX MEX ‘22 – Sex Mex (autoprodotto, San Antonio, Texas)
POWER GARAGE ROCK. Melodia e rumore. Elisir di lunga vita. Sempre.
FOG LAKE – Midnight Society (autoprodotto, Glovertown, Newfoundland and Labrador)
È ufficiale che a breve uscirà un disco postumo di Sparklehorse. C’è chi in questi anni ha continuato a omaggiare il cavallo scintillante con dischi pieni di poesia. Midnight Society non fa eccezione.
MARLENE RIBEIRO – Toquei no Sol (Rocket Recordings, UK)
Più che un disco, un insieme di luoghi che raccontano qualcosa. Profumi, visioni, rumori, ricordi. Magico!
COLIN STETSON – When we were that what wept for the sea (Montréal, Québec, forse uscirà in formato fisico per Constellation)
Cinematografico, sempre.
Poetico, incredibilmente.
Il disco che Colin ha dedicato al padre appena scomparso.
Pochi muscoli, tanto cuore, fiato a far circolare i ricordi. Un tuffo dove l’acqua è più blu. E dove spesso non si tocca.