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Nel febbraio e nel marzo 1978 Bob Dylan si esibì per la prima volta nella sua carriera in Giappone. Quel tour lo vide impegnato per tre serate di fila al Nippon Budokan di Tokyo, poi a Osaka per altre tre serate e infine di nuovo a Tokyo al Nippon Budokan per altri cinque show. Due concerti integrali degli otto totali tenuti al Budokan, quelli del 28/02 e del 01/03, furono registrati professionalmente in vista di una pubblicazione live che sarebbe uscita qualche mese dopo, il doppio LP Bob Dylan Live at Budokan, che includeva una selezione di brani provenienti da quelle due serate. Ieri la Columbia Records e la Legacy Recordings hanno annunciato che il 17 novembre uscirà un box set intitolato The Complete Budokan 1978 comprendente le registrazioni integrali di quei due show. L’uscita arriva a 45 anni di distanza da quando ebbe luogo quel tour. Nell’annunciare l’uscita sono stati condivisi un brano tratto dallo show del 01/03, “The Man in Me”, e alcune foto dettagliate di ciò che il box set conterrà.
Nel febbraio e nel marzo del 1978, quando si tennero questi concerti, non era ancora uscito Street-Legal, l’LP su cui Dylan stava lavorando e che sarebbe uscito a metà giugno di quello stesso anno. Del tour asiatico di quelle settimane sono arcinoti soprattutto gli arrangiamenti estremamente rimaneggiati e sorprendenti, come spesso accade con Dylan, dei brani in scaletta, tra fiati (il sassofono di Steve Douglas) e tastiere (di Alan Pasqua, che avrebbe lavorato con Dylan anche in futuro) preminenti e i non sporadici interventi delle backing vocals di Helena Springs, Jo Ann Harris e Debi Dye, tutti elementi che avrebbero caratterizzato anche Street-Legal. Al fianco di Dylan sul palco c’erano anche i chitarristi Billy Cross e Steven Soles, il batterista Ian Wallace e il bassista Rob Stoner, il quale, come Soles, aveva già suonato al fianco del cantautore statunitense anche durante i due tour della Rolling Thunder Revue nel 1975 e nel 1976.
I concerti asiatici del febbraio e del marzo 1978 furono solo la prima tappa di un ampio world tour cui Bob Dylan si dedicò per tutto l’anno: quando si concluse, a dicembre, i concerti totali furono ben 114. I cori gospel delle cantanti afroamericane che facevano parte della band che accompagnava Dylan rappresentano un elemento che in qualche modo risultò prospettico della virata gospel ancora più decisa che il cantautore statunitense avrebbe intrapreso l’anno dopo, quando, convertitosi Born Again Christian, decise di esplorare quel genere e di eseguire dal vivo per diversi mesi quasi solamente canzoni a tematica prevalentemente religiosa. Proprio agli ultimi mesi del 1978 si fa peraltro risalire la conversione del cantautore a quella particolare confessione del cristianesimo sopra citata. La versione di “The Man in Me” condivisa ieri testimonia la vivacità, la grinta e la meticolosità che Bob Dylan e la band che lo affiancava al tempo infondono alla performance.
Il box di 4CD conterrà 58 tracce, 36 delle quali mai pubblicate ufficialmente prima d’ora. Al suo interno si troveranno anche memorabilia di vario tipo – la riproduzione dei biglietti dei concerti, poster, flyers –, alcune foto inedite ed esclusive liner notes. Secondo Tetsuya Shiroki, co-produttore di The Complete Budokan 1978, questi brani, restaurati, remixati e rimasterizzati, «capture two days of this history-making tour. Nothing has been removed or altered in any way» grazie a un lavoro certosino che ha permesso di ricreare «a crisper and clearer sound where each instrument and Bob Dylan’s voice are distinctly audible». Accanto a questa pubblicazione uscirà anche una versione in 8LP e una “ridotta” in 2CD (o 4LP) contenente una serie di performance selezionate tratte dai due medesimi show.