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Martedì 10 Ottobre – THE LONG RYDERS, Raindogs House, Savona
Band cult della scena “Paisley Underground” insieme a band come The Dream Syndicate e Green on Red o The Bangles ( veri e proprio fondatori del termine “Americana”), i Long Ryders hanno pubblicato il loro nuovo album: “September November”, prodotto da Ed Stasium (Ramones, The Smithereens), uscito lo scorso 10 Marzo 2023 su Cherry Red Records. Un grande appuntamento per tutti gli amanti delle armonie di Byrds & co. e l’energia dei Clash! La formazione si presenta in questo modo: Sid Griffin guitar, harmonica, autoharp, therapy vocals; Greg Sowders drums, percussion & song publishing; Stephen McCarthy main guitar, banjo, mandolin, lap steel & vocals. ingresso 17 euro con tessera arci – under 25 ingresso 10 euro. La band è attesa anche mercoledì al Blah Blah di Torino, giovedì 12 al Monk di Roma, venerdì 13 al Bronson di Ravenna e sabato 14 all’Auditorium, Chiari (BS).
Giovedì 12 Ottobre – ARTO LINDSAY, Armani/Silos, Milano
Arthur Morgan Lindsay nasce in Virginia nel 1953 ma cresce tra Stati Uniti e Brasile per via del lavoro dei genitori. Uno degli intellettuali della musica rock, artisticamente è influenzato dal tropicalismo di Caetano Veloso e Gilberto Gil, dal free jazz e dalla musica sperimentale statunitense. Durante gli anni Novanta Lindsay si lascia coinvolgere ancora di più da questa corrente musicale ed inizia a suonare con Tom Zè, Marisa Monte e Joao Gilberto che lo portano a pubblicare il primo album sotto il suo unico nome. Rilascia “Aggregates 1-26” nel 1995 che si presenta come una collezione di brani d’avanguardia che si affermano come lo standard per il genere rumorista. Arto rilascia poi “Mundo Civilizado” per la Bar/None Records, etichetta con cui collaborerà fino al 1998. Lindsay diventa il primo artista a pubblicare album con l’etichetta discografica di Ani Difranco, la Righteous Babe, tutti presentano la sua distintiva sintesi di musica brasiliana e giri di chitarra avant-garde. Da segnalare il contributo all’album di debutto degli Anarchist Republic of Bzzz e l’esibizione a Rio de Janeiro con il batterista jazz Paal Nilssen-Love nel 2013. Nel 2014 Arto rilascia un doppio disco di cui uno con materiale già noto e uno di esibizioni live. Tre anni più tardi, ispirato dal trasferimento in Brasile, rilascia – ancora per Ponderosa Music & Art – “Cuidado Madame”, dove si avventura nell’esplorazione dei ritmi associati alla religione brasiliana del Candomblé. Arto coadiuvato da Melvin Gibbs (ex Rollins Band) e dal sound designer Stefan Bunner sonorizzerà l’Armani Silos di Milano in occasione di JAZZMI. Ingresso libero.
Venerdì 13 Ottobre – KONRAD SPRENGER, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato
Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci presenta “e se ci entrassi dentro?”, una serata di apertura straordinaria in cui saranno visitabili tutte le mostre in corso, arricchita da un programma di incontri, performance e musica sperimentale in collaborazione con Kinkaleri, NUB Project Space e OOH-sounds. Un evento che vuole sottolineare la natura interdisciplinare del Centro Pecci, cassa di risonanza delle più rilevanti ricerche artistiche internazionali aperto al territorio e alle sue realtà culturali. Uno spazio della comunità da vivere attraverso i molteplici linguaggi dell’arte. Il programma di live si apre con i concerti della polistrumentista texana more eaze e del compositore berlinese Konrad Sprenger, la cui opera si concentra su schemi ritmici processati attraverso l’utilizzo di una chitarra elettrica gestita da un computer in diffusione multicanale. Prendendo spunto dal folk americano, dai ritmi ossessivi techno, o da composizioni midi procedurali, il suono della sua chitarra ‘preparata’ spazia all’interno di un complesso e stratificato caleidoscopio sonoro, cangiante e multiforme. Chiude l’appuntamento la performance site specific della formazione Young Boy Dancing Group, nata nel 2014 e composta da artisti provenienti da varie parti d’Europa, presentata all’interno del progetto Body To Be a cura di Kinkaleri. Ingresso con biglietto mostre, concerti e performance: intero 10€ / ridotto 7€. Programma dettagliato a questo link.
Da Giovedì 11 a Sabato 13 Ottobre – TIM HECKER, JEFF MILLS, CLARK, Robot Festival #14, Bologna
Gli headliner della nuova edizione: Jeff Mills, monumento vivente della techno più pura, intransigente e ricca di riferimento alle partiture contemporanee del minimalismo, lo troviamo nella veste di dj, quella con cui è diventato leggenda. Da non perdere anche Sama’ Abdulhadi, ora cittadina del mondo ma nata e cresciuta in una terra di frontiera come la Palestina, porterà a Bologna la sua interpretazione del djing fatta di forza, energia e creatività in bilico tra techno, drum’n’bass e breakbeat infuocati. Altro headliner è l’australiano Clark: uno dei più intelligenti produttori di elettronica “elaborata”, a ROBOT si esibisce in anteprima e in esclusiva nazionale presentando il nuovo album (con un produttore d’eccezione: Thom E Yorke). E poi il duo Amnesia Scanner, riconosciuti tra gli act più emozionanti ed avventurosi in campo audio/video, in una contaminazione sinestetica che ogni volta sposta in avanti l’asticella del possibile. Dal Canada arriverà Tim Hecker, da più decenni un nome di culto per la sperimentazione elettronica a cavallo tra esplorazioni ambient e deflagrazioni rumoriste, che si esibirà in una delle ‘venue speciali’ del festival. Info, full lineup e venues consultabili al sito del festival.
Sabato 14 Ottobre – THE SCIENTISTS, Spazio 211, Torino
Formatisi a Perth nel 1978, i ritornelli power pop di “Frantic Romantic” e “Last Night” li portarono dalla loro città natale a un più ampio successo, riemergendo a Sydney con una miscela tuttavia più oscura e primitiva simile a quella di Stooges, Suicide, Cramps, Gun Club, Sonic Youth. Ciò che seguì fu una serie di classici rock da palude come “Atom Bomb Baby”, “Swampland”, “We Had Love” e un trasferimento a Londra prima di implodere nel 1987. Per venti anni la band è rimasta inattiva, fino a quando non sono riemersi nel 2006 con vari tour tra cui Don’t Look Back insieme ai Sonic Youth che si esibivano rispettivamente in “Blood Red River” e “Daydream Nation”. Nel 2021, due anni dopo essere stati inseriti nella West Austalian Music Hall Of Fame, hanno pubblicato “Negativity” per In The Red, entrando nelle liste dei “migliori album dell’anno”. 21 Euro alla porta, venerdì 13 passeranno dal Freakout Club di Bologna.
Domenica 15 Ottobre – CATERINA BARBIERI, Teatro Argentina, Roma
Nel giro di pochissimi anni Caterina Barbieri è passata dall’essere una delle artiste più significative della scena underground elettronica italiana a uno dei nomi di punta del panorama internazionale. Le sue ultime pubblicazioni “Fanta Variations” e “Spirit Exit” hanno ricevuto il plauso di critica e pubblico disegnando le tracce di questo slittamento fino all’inaugurazione della propria etichetta “Light-Years”. In particolare il secondo, ispirato alla figura di filosofe e mistiche come Santa Teresa D’Avila, Rosi Braidotti e a Emily Dickinson e scritto in piena pandemia, sembra una sfida all’immobilità, un viaggio che ingloba per la prima volta arrangiamenti massimalisti, utilizzo di strumenti organici e voce. Il mondo sintetico e cibernetico a cui l’artista ci aveva abituati, accoglie ora strumenti organici, voce e testi che arrivano come schegge di vetro fluttuanti in un orizzonte alieno. Esattamente come il suo live, ponte tra poesia ed elettronica, tra umano e post-umano, terreno e ultraterreno. Biglietti a questo link.