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Mentre scrivo questo report inizio ad ascoltare su walkman un nastro su musicassetta dei System Exclusive, appena comprato dopo il live della scorsa domenica al festival Improved Sequence del TPO di Bologna. Non ho nessuna aspettativa in particolare, ma mi accorgo immediatamente che questa musica è stata fatta per essere registrata su cassetta, lo capisco dalle sonorità anni ottanta immediatamente riconoscibili, che ho voluto indagare in una breve chiacchierata con la cantante Ari Blaisdell avuta poco dopo il live. “Quali sono i vostri ascolti?” Le chiedo. “Il nostro mood è molto vicino a quello dei Depeche Mode, ma anche a quello dei Kraftwerk, dei Devo e degli Sparks”. Ok, ne ho la conferma. Questo tipo di musica, l’intreccio delle melodie sui synth, le batterie monotone, la voce acuta e malinconica di Ari, hanno un effetto sinestesico su di me, mi proiettano in una città fumosa e buia attraversata da luci viola e blu come in un film distopico, dove la velocità si mischia con l’aggressività e il romanticismo. E il romanticismo sicuramente c’è, visto che i due membri della band sono una coppia anche nella vita, precisamente sono marito e moglie. “Abbiamo iniziato a suonare assieme per poter andare in tour assieme”, sorride Ari.
Velocità, minimalismo, melodia. Queste sono le cose che si percepiscono durante il concerto, un power duo che sia a livello di presenza scenica che di atmosfere, si colloca a metà tra una dancefloor e il rock and roll. Entrambi i componenti vengono da formazioni diverse, come i Male Gaze del batterista Matt Jones, decisamente più post rock e ugualmente interessanti o i Lower Self di Ari Blaisdell, che hanno qualcosa di punk molto vicino a Breeders e Bikini Kill e di cui consiglio l’ascolto. Durante il live, seppur iniziato nel primo pomeriggio, cala un’atmosfera dal fascino vapor wave che fa tramontare il sole e mi catalizza sotto il palco; i pezzi dei System Exclusive sono estremamente catchy e ballabili, nessun brano me ne fa dubitare ed è una constatazione insolita visto che la formazione della band risale a soli quattro anni fa. I System Exclusive hanno all’attivo 4 dischi autoprodotti, i primi sbocciati con la pandemia, che però gli ha impedito di iniziare subito a farli sentire sui palchi. C’era già stato un tour europeo 2 anni fa, ma questa è la prima volta in Italia per il duo californiano, che racconta di essersi già ambientato al clima italiano ma soprattutto al cibo: in particolare si sono innamorati della polenta. Bookers italiani, sapete come conquistarli.
(Caterina Cardinali)
Foto in Home dalla pagina Bandcamp dei System Exclusive