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Tra inquietudini personali, citazioni estrapolate da ambiti che spaziano dal calcio alla letteratura e disseminate, quasi come in una caccia al tesoro, all’interno delle nove tracce dell’album, l’ultimo lavoro di Girless, intitolato “Los De Afuera Son De Palo”, uscito lo scorso ottobre per To lose la track, associa a una forma cantautoriale spigolosità di derivazione punk.
Lasciato alle spalle il precedente progetto collettivo, Girless & The Orphans, Tommaso Gavioli, medico di Rimini, ha intrapreso dal 2017 la strada solista. A partire da intuizioni lasciate finora nascoste, schegge e brandelli sonori, e grazie agli arrangiamenti di Ivan Tonelli (Urali), sono nati i brani contenuti all’interno del disco. Originariamente in forma di demo chitarra e voce, le canzoni che compongono “Los De Afuera Son De Palo” rappresentano una fase riflessiva nella biografia dell’artista, dettata dall’esigenza di prendere le distanze dagli altri e concentrarsi su di sé. A questo è ispirato il titolo dell’album, che riporta l’incitamento che il capitano dell’Uruguay, Obdulio Varela, rivolse alla sua squadra poco prima di scendere in campo nella finale dei mondiali – poi conclusa con una vittoria – contro il Brasile nel 1950: “Quelli là fuori non esistono“.
Una scrittura che nasce dunque da esigenze introspettive e che si estende dal folk a sonorità indie-rock. Se ad apertura troviamo le note delicate, ad arpeggio, di “Introduction to self destruction“, la successiva “Badabum” ci porta verso uno spazio dove emergono con maggiore consistenza scosse e turbamenti interiori. Scarna e potente, “Aus dem weg, los” risente di sonorità alternative, mentre per “Take this tune and leave the Cannoli” (anche qui si tratta di una citazione, questa volta da una scena del film Il Padrino) emergono ancora di nuovo le cadenze malinconiche, adatte a un brano che parla di solitudine e di separazione. Con “CP with a twist“, invece, (dove “CP” sta per Cesare Pavese, autore molto amato da Tommaso) siamo di fronte a una lettera solo immaginata. Tanti i musicisti e gli amici (da Arianna Pasini a Oreste Magnani) che hanno preso parte alla gestazione dell’album, registrato allo studio Lido di Dante (Ra) con Francesco Giampaoli (Hugo Race and The Fatalists/Sacro Cuore) .
Come nel più freddo degli inverni, le note di “Los De Afuera Son De Palo“, ora acustiche e soffuse, ora energiche e disperate, offrono un rifugio accogliente, ricolmo di risonanze che si amplificano e crescono ad ogni ascolto.
L’album è disponibile su Bandcamp mentre il prossimo appuntamento dal vivo – full band, con Ivan Tonelli alla chitarra solista, Davide Ramilli al basso e Matteo Lazzarini alla batteria – è per venerdì 16 Febbraio al Circolo Dev di Bologna, opener i Bruuno.
(Eulalia Cambria)
Foto di Matteo Maioli al concerto di Girless al Bar Diamond (Gabicce, Pesaro)