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Questo 2024 sta già regalando ottime band di chitarre guidate da frontwoman: dopo Sprints e NewDad, rispettivamente da Dublino e Galway, è la volta dei Drahla, quartetto di Leeds composto da Luciel Brown (voce e chitarra), Ewan Barr (chitarra e new entry), Rob Riggs al basso e Mike Ainsley alla batteria. Il fulminante debutto “Useless Coordinates” del 2019 coniugava la tradizione post-punk locale dei Gang Of Four alle derive no-wave della New York di metà anni ottanta, ragione per cui escono per la Captured Tracks; sono poi stati in tour insieme a Parquet Courts e Ought, partecipando a importanti festival come il Meltdown di Robert Smith (Cure).
Il nuovo LP “angeltape” arriva il prossimo 5 Aprile e promette scintille, nel segno di un art-rock dai toni scuri ma estremamente dinamico e variegato. Naturalmente il periodo di lockdown ha influito sulla scrittura e l’evoluzione dei Drahla, che durante la gestazione del disco hanno affrontato vari problemi personali. “There was an uncertainty and anxiety in not knowing how to rekindle what we had, and what we did have just didn’t exist in the same format,” racconta Brown, “I feel this is apparent in the music; the constant changes, opposing ideas and structures, the overall energy and drive of the songs. I think there’s also the sense of reconnection, encouragement and freedom, too.” Una quadra trovata con l’aiuto di Matthew Benn al desk e Chris Duffin, sassofono e tape loops.
Lo hiatus dei Drahla si era protratto fino all’anno scorso, quando hanno presentato due inediti da Marc Riley alla BBC (quarta volta ospiti dello show). A questi si aggiungono la vorticosa e ballabile “Default Parody” e la più cervellotica “Second Rhythm”, ascoltabili in rete e su Bandcamp.
In tarda primavera scatterà il tour europeo: la buona notizia è che si sono accorti di loro anche dalle nostre parti. I Drahla si esibiranno al Circolo Dev di Bologna sabato 18 Maggio e al Teatro delle Logge di Montecosaro (MC) domenica 19 Maggio; info e biglietti su Swamp Booking.
Photo Credit: Captured Tracks