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Sperimentazione sonora e trascendentalità: con queste due espressioni cerchiamo di dare “un’etichetta” alle performance di Li Song e Luciano Maggiore presso il NUB Project Space di Pistoia, ma sarebbe molto riduttivo fermarsi qui. Per il duo di Performer del panorama artistico londinese, il folto pubblico presente alla serata si ritrova in un ambiente surreale per gli standard canonici. Luci minimali per il primo e sala completamente spenta per il secondo permettono ai due artisti di portarci nel loro mondo musicale, un mondo fatto di sensazioni, di profondità e di condivisione.
Li Song porta nella sala interna di NUB Project Space il suo progetto di generazione sonora “Hundeds of Cups, Thousand of Cups, One More Cup”, attraverso metronomo e apparecchiature elettroniche: un mix di analogico e digitale, fatto da modulazioni di frequenza e di algoritmi riprodotti attraverso speaker bluetooth, per creare attraverso la loro vibrazione suoni ritmati, tutto lo spazio intorno a lui diventa la cassa di risonanza di questa esibizione, dal pavimento, al tavolo, ogni oggetto da lui sapientemente scelto e collocato, produce questa unicità sensoriale.
Luciano Maggiore con il suo “Circle on circle on circle on circle” è una esperienza interna e viscerale, la sala completamente buia, lui seduto al centro su uno sgabello girevole e seduto a terra tutto intorno a lui il pubblico su piccolo cuscini neri. La voce che esce da una cassa bluetooth scandisce lo scorrere della performance, mentre Luciano Maggiore crea le sonorità ruotando posizione sullo sgabello, creando dei cerchi sonori che come un gorgo che catturano l’ascoltatore e lo trascinano dentro l’essenza della sua creazione. L’assenza di luce e il solo suono flebile da lui prodotto, sono un viaggio interiore fra il mistico e l’onirico, uno “sciamano” sensoriale che ci trasporta altrove.
La serata SELF-SUFFICIENT MUSICS è stata organizzata da NUB Project Space con il supporto di Fondazione Caript attraverso il Bando Sviluppo e Cultura 2023 e si sposano a pieno con il Progetto di Federico Fiori e Francesca Lenzi di ricerca sonora fuori dalla sterilità degli schemi culturali attuali.