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Bikini Kill + Comet Gain, Salle des Fetes du Grand Parc, Bordeaux 2 Giugno 2024
Mentre in Italia si festeggiava il 2 Giugno ho assistito, durante una vacanza a Bordeaux, a due eventi sociali che riportavano tutte le qualità intrinseche al significato di Repubblica: da una parte un raduno multiculturale di solidarietà al popolo palestinese a Place de la Victoire, culminata in una grande marcia sul Ponte de Pierre, e dall’altra il concerto di quella che è la band più democratica del mondo: le Bikini Kill. Al grido del pubblico, francese ma anche spagnolo, americano, italiano, “Girls To The Front!” verso Kathleen Hannah, la replica della classe ’68 da Portland non si è fatta attendere: oggi davanti non devono stare solo le donne, ma anche gli omo e transessuali, LGBT, gli emarginati, i perseguitati, i tanti senzatetto che ho visto in città.
Confesso che l’idea di andare a Bordeaux me l’aveva data David Christian: molti di voi sentiranno il suo nome per la prima volta. Guida e scrive le canzoni dei londinesi Comet Gain dalla metà degli anni novanta. Rivelandomi che finalmente pubblicherà nuova musica con la band entro fine 2024, quindi quale migliore occasione di vedere uno dei miei gruppi inglesi preferiti e le Bikini Kill – mai venute nel nostro paese dalla loro reunion del 2019. La Salle Des Fêtes è un club da 2000 spettatori poco fuori dal centro che si divide tra un largo parterre e le sedute retrostanti a mò di aula universitaria, verso il tetto. Sold Out da giorni si riempie lentamente, ma inesorabilmente.
“I’ve Got A Cheap Desire To Be“: nel chorus di “The Weekend Dreams” (da “The Misfit Jukebox”, l’ultima raccolta di singoli e outtakes su Tapete) David riassume tutta la poetica dei Comet Gain; alimentata da “You Can Hide Your Love Forever”, forse la più maliconica – e bella – canzone indie pop mai scritta. Insieme a new entries tra cui il bassista Michael Hiscock, ex-The Field Mice, offre una quarantina di minuti di dichiarazioni esplosive con “We’re All Fucking Morons”, i Television Personalities come suonerebbero oggi e la pura bellezza di “Movies” (da “Réalistes”, Kill Rock Stars, 2002). Prima di tutto questo, l’abbraccio tra il leader dei CG e Martial Jesus, gestore del negozio Total Heaven, da me saccheggiato di 45 giri il sabato (David vive in Nuova Aquitania).
Il tempo di un’altra pinta e una chiacchiera volante più autografo con David, che le Bikini Kill sono on stage, il giorno dopo l’esibizione al Primavera Sound di Barcellona. Kathleen Hannah con l’imprescindibile Tobi Vail (fidanzata di Kurt Cobain prima di Courtney Love), batteria e voce, Kathi Wilcox, basso e batteria, e Erica Dawn Lyle a sostituire Billy Karren alla chitarra. Una ventina di schegge punk taglienti da tutto il loro repertorio; femminismo ma anche altro, come dicevo sopra; una proposta basica e immediata tra Ramones e Beat Happening con qualche rimando a Amyl And The Sniffers nei momenti più duri. L’entusiasmo che si tagliava a fette del pubblico, con invasioni di palco e diving a cascata; le ragazze che giravano agli strumenti. “New Radio”, “I Hate Danger”, “Rebel Girl”: il triangolo delle bermuda che si sposta a Olympia, stato di Washington. Un universo quello delle riott girl in cui nel frattempo mi sono avventurato: Team Dresch, Excuse 17, Slant 6.
C’era molto di più della musica, la sera del 2 Giugno a Bordeaux: appartenenza, stile, comunità. Uscite le Bikini Kill si levano da più parti i cori “Free Palestine!”. Siamo tutti insieme in questo. Perchè con i drammi, personali e universali, viviamo e lottiamo tutti i giorni.
Comet Gain setlist:
My Defiance
The Weekend Dreams
Movies
We’re All Fucking Morons
New Song
Why I Try to Look So Bad
You Can Hide Your Love Forever
Herbert Huncke Part 3
Bikini Kill setlist:
This Is Not a Test
Don’t Need You
Jigsaw Youth
Feels Blind
I Hate Danger
In Accordance to Natural Law
Double Dare Ya
Carnival
Resist Psychic Death
Capri Pants
Tony Randall
For Only
Distinct Complicity
Reject All American
Outta Me
Sugar
Hamster Baby
Tell Me So
New Radio
Star Bellied Boy
Suck My Left One
Rebel Girl (bis)