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Locus Festival, il programma della ventesima edizione

Piergiuseppe Lippolis

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Non esiste estate musicale pugliese senza il Locus Festival che giunge quest’anno alla sua ventesima onorata edizione. Nata in una dimensione prettamente locale nel comune di Locorotondo, in provincia di Bari, la rassegna ha conosciuto una rapida evoluzione alla ricerca di un respiro globale, con una proposta tra le più autentiche e riconoscibili del panorama festivaliero pugliese e italiano: black music, jazz e dintorni come stelle polari, ma anche tanta elettronica e la giusta dose di pop. 

Il Locus, prodotto da Bass Culture in collaborazione col comune di Locorotondo, sempre rimasto il centro di gravità dei concerti e degli eventi correlati, ha poi allargato i propri orizzonti, raggiungendo anche altre realtà della regione e contribuendo in maniera significativa alla crescita dell’offerta musicale e culturale in Puglia, quantomeno d’estate.

I palchi del Locus, dal 2005, sono stati calcati, in ordine cronologico, anche da Sergio Cammariere, David Byrne, Kings of Convenience, Mulatu Astatke, Cody Chesnutt, Seun Kuti & Egypt 80, George Clinton & Parliament Funkadelic, Nils Frahm, Orlando Julius & Heliocentrics, Snarky Puppy, Kamasi Washington, Bonobo, Badbadnotgood, The Comet Is Coming, James Holden & The Animal Spirit, GoGo Penguin, Ms. Lauryn Hill, Four Tet, Calibro 35, Iosonouncane, Sons of Kemet, Sigur Rós, Jeff Mills, Sun Ra Arkestra, solo per citare alcuni nomi.

Il Locus Festival 2024 ospita Calcutta, Glen Hansard, Salmo & Noyz Narcos e Simple Minds condensati nell’ultimo fine settimana di giugno a Bari, gli ultimi due dei quali nella suggestiva cornice della Rotonda via Paolo Pinto, a pochi metri dal mare. Si prosegue il 13 luglio con Colapesce Dimartino ad Alberobello (BA) e, una settimana più tardi, con Vinicio Capossela e il dj set di Daniel Haaksman a Minervino Murge (BT). A Ostuni (BR). A Fasano (BR), in Piazza Ciaia, il 27 luglio sarà la volta di Marcus Miller, considerato tra i maestri del funk e soprannominato superman of soul, insieme a Matteo Mancuso; il giorno dopo, invece, toccherà alla cantautrice e polistrumentista Serena Brancale.

Ad agosto si riparte da Locorotondo: teatro dei concerti, come sempre, Piazza Aldo Moro, nel cuore del centro abitato, e Masseria Ferragnano, ai piedi della città di cui offre una splendida vista, ormai da qualche anno seconda casa del Locus Festival. Tra gli ospiti internazionali, la producer e DJ tunisina Deena Abdelwahed, il compositore e batterista inglese Yussef Dayes, tra le figure più in vista nella scena jazz londinese, il rapper Nas, i Meute, techno-marching band di Amburgo, e la DJ palestinese Sama’ Abdulhadi. L’ultimo atto ufficiale del Locus Festival 2024 sarà il concerto del sempreverde Robert Plant per il progetto Saving Grace (con Suzi Dian, Oli Jefferson, Tony Kelsey, Matt Worley) al Teatro Petruzzelli di Bari l’8 ottobre.

Il programma nel dettaglio. Biglietti e prevendite al link:

  • Calcutta | Fiera del Levante, Bari | 28 giugno
  • Glen Hansard | Teatro Petruzzelli, Bari | 29 giugno
  • Salmo & Noyz Narcos, Novembre87 | Rotonda via Paolo Pinto, Bari | 29 giugno
  • Simple Minds | Rotonda via Paolo Pinto, Bari | 30 giugno
  • Musical Box presenta Coca Puma | Trullo Sovrano, Alberobello | 13 luglio
  • Colapesce Dimartino | Largo Martellotta, Alberobello | 13 luglio
  • Musical Box presenta Massimo Silverio | Trullo Sovrano, Alberobello | 14 luglio
  • Vinicio Capossela, Daniel Haaksman (DJ set) | Tenuta Bocca di Lupo, Minervino Murge | 20 luglio
  • Toto | Foro Boario, Ostuni | 22 luglio
  • Marcus Miller, Matteo Mancuso | Piazza Ciaia, Fasano | 27 luglio
  • Serena Brancale | Piazza Ciaia, Fasano | 28 luglio
  • Fat Freddy’s Drop, Channel One | Masseria Ferragnano, Locorotondo | 7 agosto
  • Musical Box presenta Galliano | Piazza Aldo Moro, Locorotondo | 8 agosto
  • Musical Box presenta Kassa Overall | Piazza Aldo Moro, Locorotondo | 9 agosto
  • Subsonica, Daniela Pes, Deena Abdelwahed | Masseria Ferragnano, Locorotondo | 10 agosto
  • Yussef Dayes, Bassolino, I Hate My Village, Coco Maria | Masseria Ferragnano, Locorotondo | 11 agosto
  • Nas, TY1, DJ Tuppi, Moddi MC | Masseria Ferragnano, Locorotondo | 12 agosto
  • Marco Castello, Fulminacci, Okgiorgio | Masseria Ferragnano, Locorotondo | 13 agosto
  • Meute, Cosmo, Sama’ Abdulhadi | Masseria Ferragnano, Locorotondo | 14 agosto
  • Robert Plant Saving Grace | Teatro Petruzzelli, Bari | 8 ottobre

(Foto presenti su Instagram e sul sito ufficiale del Locus Festival per fini promozionali)

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010