Marja Ahti e Blutwurst, foto e racconto del live fiorentino

A Gada, location fiorentina che negli ultimi anni ha ospitato alcuni dei principali nomi del panorama sperimentale internazionale, si è svolto Venerdì 14 Giugno un particolare evento in cui si è potuto assistere a una masterclass riguardo ai processi artistici, organizzata da Affektenlehre e NUB Project Space.

Protagonisti della serata i brani della compositrice svedese-finlandese Marja Ahti, autrice del meraviglioso “Tender Membranes” edito da Black Truffle lo scorso anno. In apertura il concerto del collettivo fiorentino Blutwurst (composto da Marco Baldini, Edoardo Ricci, Daniela Fantechi, Michele Lanzini, Cristina Abati, Maurizio Costantini, Luisa Santacesaria), attivo dal 2011 nell’esecuzione di composizioni proprie e di altri autori contemporanei, che ha proposto al pubblico due arrangiamenti acustici di altrettanti brani di Ahti, “Chora” (da “Vegetal Negatives”, 2019) e “Fluctuating Streams” (da “The Current Inside”, 2020). Stendendo i brani, le sovrapposizioni sonore fornite dai Blutwurst hanno dato al lavoro di Marja Ahti una nuova identità, pienamente inserita nella cifra stilistica dell’ensemble fiorentino.

Marja Ahti di per sé ha invece regalato una magistrale esecuzione elettroacustica, riempiendo la sala della chiesa sconsacrata di San Francesco dei Macci del mistero del suono, in tutto il suo range dinamico di piani e forte, suoni reali e puri, elettronici e acustici. Il mistero del suono, quindi, è il vero protagonista di questa serata, nella varietà possibili con cui veicolare forme e concetti in una pluralità di voci autoriali.

(Parole di Matteo Mannocci, fotografie di Simone Tofani)