Straahl, le 7 ispirazioni di “Nice People”

“Nice People” è il nuovo album di Straahl, disponibile da venerdì 7 giugno in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme streaming per Abyond Music.

Anticipato dai singoli “Cry in the dark (feat R Reed)” e “Liaison”, il nuovo album Nice People” è il ritratto di un’esperienza di isolamento in cui l’individuo si dissolve dalla realtà esterna per fuggire da una società percepita come malata, che limita le sue idee, le passioni e la sua libertà personale. Il viaggio interiore diventa così un’esplorazione di territori sconosciuti, un percorso che rivela strati profondi dell’io, toccando le regioni più oscure e complesse dell’essere umano.

Le dieci tracce dell’album si configurano come tappe distintive di questo viaggio, guidando l’ascoltatore attraverso un’ampia gamma di emozioni, dalle fasi iniziali di paura, passando per la rabbia, sino a giungere alla tristezza alimentata dalla consapevolezza che, alla fine, anche l’individuo è intrinsecamente legato a quella stessa società dalla quale cerca di fuggire.

“Nice People” si rivela un’opera musicale coinvolgente, una narrazione sonora avvincente che riflette il conflitto interiore e l’ambivalenza dell’essere umano di fronte al suo mondo.

Straahl è un progetto di musica elettronica nato a Venezia nel 2016, frutto della collaborazione tra gli amici d’infanzia Riccardo Zampieri (Votre) e Nicolò Fabris, entrambi designer e musicisti con l’obiettivo condiviso di esprimere l’io più nascosto tramite la propria musica.

Attraverso le diverse dimensioni sonore, l’obiettivo della loro musica è rappresentare e narrare la fluidità dei sentimenti. Questo percorso musicale ha preso forma dall’incontro di varie correnti, dalle atmosfere della techno e della breakbeat degli anni ‘90, all’incisività dell’Uk bass e dell’hip hop, giungendo infine alla raffinatezza della downtempo.

Qui si raccontano per noi attraverso 7 ispirazioni che ne hanno segnato il progetto Straahl:

1.⁠ ⁠I ponti di Venezia, e uno in particolare: il ponte ‘De le do spade’. Su quel ponte, infatti, otto anni fa nasceva questo progetto. Per noi rimane tuttora un punto di riferimento.
2.⁠ ⁠⁠Roots Manuva: Tracce come “Dead Editors” e “Witness” sono state la nostra reference per cercare degli artisti simili con cui collaborare.
3.⁠ ⁠Modeselektor: progetto a cui ci sentiamo profondamente legati da sempre. La loro ecletticità ci ha ispirato e ci ha dato il coraggio di esplorare le varie sfumature della musica elettronica che caratterizzano il nostro album.
4. La Barca: uscire in barca e rifugiarci nella laguna incontaminata rappresentava per noi la massima espressione di libertà. È questa la sensazione che abbiamo cercato per scrivere questo album.
5.⁠ ⁠⁠Sguadnood: rappresenta l’insieme delle persone che ci circondano e che più di ogni altra cosa hanno ispirato questo album.*
6.⁠ ⁠⁠Thom Yorke – “Anima“: siamo rimasti affascinati dal suo approccio alla realizzazione dell’album e del cortometraggio. Questa opera ha rafforzato il nostro desiderio di esprimere qualcosa di profondamente viscerale legato alle emozioni.
7.⁠ ⁠Nigaugek: gli occhiali tradizionali degli Inuit per proteggersi dalla luce accecante della neve, ci hanno fatto riflettere su come chi li indossa a lungo, possa isolarsi dal mondo esterno e intraprendere un profondo viaggio interiore.

(* “la contea di sguadnood” è il nome che hanno dato al loro gruppo di amici)