Share This Article
Timeless Time è un viaggio tra gli scatti iconici e senza tempo del fotografo Vincent Peters che, fino al 25 agosto 2024, a Palazzo Bonaparte di Roma, presenta una selezione di lavori in bianco e nero in cui la luce è protagonista nel definire le emozioni e raccontare le storie dei soggetti ritratti e della loro intima capacità di riflettere la bellezza.
Vincent Peters nasce a Brema, in Germania, nel 1969 e all’età di vent’anni si trasferisce a New York per lavorare come assistente fotografo. Tornato in Europa nel 1995, ha lavorato per diverse gallerie d’arte e su progetti personali e nel 1999 ha iniziato la sua carriera presso l’agenzia di Giovanni Testino come fotografo di moda.
Negli anni si specializza nei ritratti di celebrità, scattando campagne leggendarie per riviste di tutto il mondo, distinguendosi con il suo stile cinematografico.
Il suo portfolio comprende lavori per brand come Armani, Celine, Hugo Boss, Adidas, Bottega Veneta, Diesel, Dunhill, Guess, Hermes, Lancome, Louis Vuitton, Miu Miu, Netflix, solo per citarne alcuni. Le sue opere sono state esposte in gallerie d’arte internazionali tra cui, ad esempio, Camera Work a Berlino, Fotografiska a Stoccolma e il prestigioso Art Basel in Svizzera.
Di questo fotografo possiamo ammirare gli scatti a Christian Bale, Monica Bellucci, Vincent Cassel, Laetitia Casta, Penelope Cruz, Cameron Diaz, Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow, David Beckham, Scarlett Johansson, Milla Jovovich, John Malkovich, Charlize Theron, Emma Watson e Greta Ferro: solo alcuni dei personaggi famosi i cui ritratti sono realizzati tra il 2001 e il 2021 usando un’illuminazione impeccabile che eleva i suoi soggetti a una posizione che spesso trascende il loro status di celebrità.
Se è vero che la moda deve parte del suo fascino alla fugacità, al suo passare di moda, Vincent Peters cerca di forzare questo automatismo creando fotografie che escono dal tempo.
La mostra a Palazzo Bonaparte cerca di raccontare questo filo rosso, lo sguardo umanistico di un fotografo che ha fatto sua tutta la nostra tradizione occidentale ed italiana. Ritratti di donne e uomini, personaggi noti, frammenti di una storia che dura oltre lo scatto fotografico, come fosse un film.
Classici e moderni, angelici e torbidi come le madonne ed i signori ritratti dai pittori. Visioni iconiche, in bianco e nero, senza tempo. Fotografie che, come le opere d’arte della città eterna, non esauriscono ciò che hanno da dirci e durano per sempre.
A Roma viene presentato un racconto visuale personalissimo che ben spiega l’anima di chi, quelle foto, le ha scattate. Vincent Peters e la curatrice Maria Vittoria Baravelli propongono un dialogo costante e serrato in cui le fotografie si interrogano vicendevolmente:
“Un’immagine riesce ad accendere e a rilevare qualcosa della fotografia che le sta accanto. Si crea un dialogo, una danza, talvolta uno scontro. Ed il risultato è un immaginario complesso come la trama di un film in bianco e nero. Ogni sguardo, ogni inquadratura, ogni dettaglio ci aiuta a capire qualcosa in più di una storia che comunque vada a finire, ci avrà fatto innamorare.”
La mostra, col patrocinio del Comune di Roma, è prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con Nobile Agency.
La mostra vede come main sponsor Credem Euromobiliare Private Banking, come sponsor Mercedes-Benz Italia e Cantine Ferrari Trento, sponsor tecnico Processus e Digital Light, audio e set up partner Luca Ferretti Show Designer, mobility partner Frecciarossa Treno Ufficiale e hospitality partner Hotel Eden – Dorchester Collection.
Info mostra Timeless Time | Vincent Peters
- Palazzo Bonaparte – Piazza Venezia, 5 – Roma
- Fino al 25 agosto 2024
- Orario apertura tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 20.00 – La biglietteria chiude alle ore 19.00
- Informazioni e prenotazioni T. + 39 06 87 15 11
art a part of cult(ure) è il magazine online nato con l’intento di promuovere, diffondere, valorizzare l’arte contemporanea e più in generale la complessità della cultura nelle sue molteplici manifestazioni.
È gestito da un team di donne. Le ragioni della collaborazione tra Kalporz e art a part of cult(ure) puoi leggerle qui.